Pini abbattuti lungo la 429 Soprintendenza contro Metrocittà

L’ente per i beni artistici e paesaggistici chiede la documentazione sulla pericolosità delle piante tagliate. Il dirigente della Città Metropolitana, Maurri: "Non c’erano alternative: troppo rischioso lasciarle in piedi".

Pini abbattuti lungo la 429  Soprintendenza contro Metrocittà

Pini abbattuti lungo la 429 Soprintendenza contro Metrocittà

EMPOLESE VALDELSA

Sessantaquattro pini abbattuti lungo il vecchio tracciato della 429, tra Molin Nuovo e Cambiano, potrebbero aprire un ’contenzioso’ tra la Città Metropolitana di Firenze e la Soprintendenza fiorentina per i beni artistici e paesaggistici. Il taglio delle piante era stato deciso ed eseguito a partire dallo scorso 13 aprile con una procedura d’urgenza perché le radici che affioravano sull’asfalto rappresentavano un serio pericolo per la viabilità, soprattutto per i mezzi a due ruote. Il dirigente della Metrocittà, Riccardo Maurri, ne aveva dato comunicazione ai comuni interessati, Empoli e Castelfiorentino, e alla Soprintendenza come prevede la normativa. Tuttavia, il taglio è stato effettuato prima della risposta dell’ente di tutela, che, come spiega in una nota l’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico, "con nota prot n.10642 del 27 aprile 2023, ha sospeso il previsto taglio di 64 pini domestici lungo la ex strada regionale 429 Empolese-Valdelsa". L’associazione ecologista aggiunge anche che la Soprintendenza "ha chiesto ampia ed esaustiva documentazione sull’asserita pericolosità degli alberi, posta a base di tagli indiscriminati nel corso degli ultimi anni. La ex sr è tutelata con vincolo culturale e ogni intervento di modifica dev’essere specificamente autorizzato".

Per l’associazione, inoltre, "non si comprende il senso del taglio indiscriminato proprio quando la perizia effettuata per conto della Città metropolitana di Firenze specificamente sui 535 alberi residui dei filari stradali individua solo 15 ipotesi di necessario abbattimento di esemplari di Pino domestico (Pinus pinea) e di Platano ibrido (Platanus x acerifolia) e altre 41 ipotesi di potature professionali e approfondimenti strumentali". C’è di più: "L’attuale alberatura stradale – insistono sempre quelli del Grig – è stata stimata con un valore economico pari a circa 4milioni e 304mila euro: appare del tutto evidente che tagli arborei non necessari provochino, oltre a un degrado ambientale e paesaggistico, anche un danno economico al patrimonio dell’Ente pubblico territoriale suscettibile di ulteriori approfondimenti".

Di tutt’altro avviso è il dirigente della Metrocittà Maurri, che spiega di non avere avuto alternative. "Il rischio che a causa delle radici affiorate qualcuno si potesse fare male era altissimo: non potevo attendere l’autorizzazione della Soprintendenza per procedere. Tuttavia – aggiunge Maurri – va precisato che se c’è qualcosa da tutelare è l’opera, ovvero la strada, non gli elementi di arredo, cioè gli alberi, che sono stati inseriti successivamente. La strada è lì dalla fine del 1800, mentre l’alberatura è degli anni Venti, realizzata in epoca fascista. Sto comunque preparando – fa sapere il dirigente – tutta la documentazione difensiva a sostegno della decisione presa".

Irene Puccioni