
EMPOLI
Le prime cinquanta dosi se ne sono andate via in meno di mezz’ora. Ha avuto una partenza sprint l’open day organizzato ieri all’ex Sesa di Empoli in via Giuntini dedicato agli over 60, che potevano ricevere la somministrazione del vaccino senza prenotazione. Cento erano le dosi messe a disposizione dalle 16 alle 21. Visto l’esordio, con le prime persone arrivate un’ora prima dell’apertura, si temevano assembramenti e qualche problema logistico. Invece, la fila, che si incrociava con quella delle persone regolarmente prenotate, si è smaltita senza troppe difficoltà. Molte delle persone che hanno approfittato dell’iniziativa avevano già effettuato la registrazione sul portale regionale, trovando però posto in sedi più lontane, chi a Firenze, chi a Carrara, e non prima della prossima settimana. C’è anche chi, non avendo dimestichezza con la tecnologia, non era riuscito a prenotarsi on line. Una signora ha invece scelto la giornata di ieri perché, con la data che era riuscita a trovare libera sul portale, non sarebbe stata in grado di fare il richiamo, non avendo nessuno che la poteva di nuovo accompagnare all’hub. Nella giornata ad accesso limitato è stata somministrata la prima dose di Pfizer. E già si sa che la Regione ha deciso di offrire un’identica opportunità a tutte le fasce d’età fino ad oggi aperte e prenotabili, ovvero per chi è nato dal 1981 in giù, con almeno quaranta anni compiuti o da compiere nel 2021. A disposizione ci sono quasi 19 mila dosi in due settimane. Sarà possibile accedere anche a Empoli e a Fucecchio.
Intanto, a seguito dell’accordo raggiunto tra Regione e medici di famiglia, la Casa della salute di Sovigliana di Vinci vorrebbe diventare un presidio vaccinale di prossimità. Al progetto hanno già aderito una quindicina di medici, ma la platea potrebbe allargarsi. "Il progetto che abbiamo studiato e presentato – spiega il dottor Alessandro Bonci, coordinatore clinico della Casa della salute di Vinci – prevede l’organizzazione di un presidio aperto sette giorni su sette, che potrebbe lavorare fino alle 22. Potendo disporre di spazi ampi e del personale di segreteria per le pratiche burocratiche, pensiamo di poter somministrare una decina di vaccini all’ora".
Alle vaccinazioni sarebbe dedicato un percorso a parte, separato da quello delle visite ambulatoriali e degli altri servizi. "Siamo in grado di allestire due postazioni – aggiunge Bonci – Mettendo a disposizione la nostra struttura consentiremo ai colleghi che lavorano da soli o che non hanno spazi adeguati di aderire alla campagna vaccinale a supporto degli hub aziendali. Noi medici di famiglia possiamo essere determinati nell’intercettare quelle persone che hanno ancora dubbi sull’efficacia del vaccino o che hanno difficoltà nella registrazione sul portale. Riceviamo giornalmente, anche da chi si è già prenotato negli hub, telefonate per avere consigli e rassicurazioni. Noi ci siamo e ci saremo anche per continuare a dare una mano nella campagna vaccinale".
Irene Puccioni