Pensieri e storie del partigiano Fontanelli

Empoli ricorda il partigiano Rolando Fontanelli con la presentazione del libro "Pensieri di un partigiano, la mia biografia". Un racconto toccante sull'orrore della guerra e un monito per il presente.

Pensieri e storie del partigiano Fontanelli

Pensieri e storie del partigiano Fontanelli

EMPOLI

Sono passati quattro anni da quando Rolando Fontanelli se ne è andato, ma la città non lo dimentica. Non dimentica le testimonianze, la passione, i racconti del partigiano empolese, originario di Santa Maria, che a 19 anni (era il 13 febbraio del 1945) si unì ad altri 530 uomini per entrare nel corpo volontari della libertà. Prese parte a diverse azioni di liberazione dall’esercito tedesco tra Ravenna e Padova e finita la guerra rientrò a Empoli, dove è stato impegnato con l’Anpi fino alla morte. Ora c’è un libro a lasciare traccia della sua storia; "Pensieri di un partigiano, la mia biografia" sarà presentato alle 18 di oggi alla Rinascita di Empoli. Curato da Andrea Vitello e Iacopo Nappini con la postfazione di Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi, il libro di memorie è una nuova edizione, dove il partigiano non si limita a raccontare la sua vicenda personale, ma partendo dalle memorie del padre attraversa la prima guerra mondiale con la guerra di trincea, per poi passare al fascismo e al secondo conflitto mondiale. "In queste pagine - dice Vitello - Rolando ci descrive l’inferno della guerra". Inevitabile il collegamento con il presente. "Viene da pensare a quello che sta accadendo in Russa e Ucraina, tra Israele e Hamas e a tutte le guerre sparse per il mondo. Ho imparato tanto da Rolando e spero che lo stesso facciano i lettori, specialmente i più giovani".

Y.C.