IRENE PUCCIONI
Cronaca

Empoli, pediatria piena e boom di accessi."Indirizziamo verso altri ospedali"

Influenza e virus respiratori sono le principali cause di ricovero tra il primo mese di vita e i tre anni

Empoli, pediatria piena e boom di accessi."Indirizziamo verso altri ospedali"

Empoli, 14 gennaio 2023 - Pediatrie in affanno in molte realtà d’Italia per le tante infezioni da virus respiratori nei bambini, ed anche quella di Empoli non fa eccezione. Il reparto diretto dal dottor Roberto Bernardini è sempre al completo e, visto l’andamento, potrebbe dover incrementare i posti letto.

Dottore quali sono le problematiche che colpiscono i bambini in questo periodo?

"Principalmente quelle respiratorie. Per fortuna il Covid al momento ha ridotto il suo impatto sui piccoli pazienti, al contrario il virus respiratorio sinciziale (VRS) e il virus influenzale hanno un ruolo importante nel determinare quadri patologici a carico delle vie aeree. Altro virus è il Rhinovirus che specialmente nei piccoli affetti da asma bronchiale determina riacutizzazioni, anche gravi, dell’asma".

Al San Giuseppe qual è la situazione riguardo al numero degli accessi?

"Purtroppo in linea con quanto accade sul territorio nazionale, con notevole aumento del numero di accessi al pronto soccorso e con aumento dei ricoveri. Abbiamo, da circa un mese, riorganizzato la pediatria, riportandola al periodo pre-pandemia, e portato a 13 i posti letto delle degenze in pediatria, con sempre 8 posti letto per la patologia neonatale. Abbiamo una occupazione che è quasi sempre completa. Se abbiamo uno o due letti liberi questi vengono occupati dopo poche ore e spesso siamo costretti a indirizzare i piccoli pazienti verso uno degli altri ospedali della nostra azienda, se ha posti letto liberi, oppure al Meyer per i casi gravi che necessitano anche ricovero in terapia intensiva. Del resto le altre patologie, come quelle neurologiche, psichiatriche, gastrointestinali, chirurgiche, traumatiche sono sempre presenti. Mi auguro non si debba aumentare il numero dei posti letto, ma se questo è l’andamento, ritengo sia necessario".

Che età hanno i degenti?

"I pazienti con problematiche respiratorie hanno un’età compresa tra il primo mese di vita e il terzo anno di età. Ricoveriamo, per le problematiche respiratorie, solo bambini affetti da bronchiolite, bronco-polmonite, asma grave; in pratica bambini con grave insufficienza respiratoria acuta necessitanti in primis una ossigeno-terapia e talvolta prima di una stabilizzazione clinica che ci permetta di sospendere la ossigeno-terapia e consentire la dimissione e la continuazione delle altre terapia a domicilio, possono essere necessari anche 7-10 giorni di ricovero. Inoltre, spesso si verificano, anche quando riduciamo la ossigeno-terapia, riacutizzazioni. Ovviamente questo dipende dalla aggressività del virus e dal sistema immunitario che è più vulnerabile nei primi anni di vita e in bambini con patologie immunologiche di base o immunodepressi per altro tipo di patologia".

Consigli per prevenire l’insorgenza delle malattie del periodo?

"La vaccinazione, nel caso specifico per l’influenza, è sempre la prima cosa da fare per prevenire le problematiche infettive. E’ fondamentale vaccinare in primis i soggetti fragili, ma non bisogna dimenticare che proteggere dall’influenza anche altre categorie riduce la possibilità di trasmissione del virus e la sua aggressività. Inoltre, le misure adottate durante la pandemia, distanziamento, lavaggio mani, mascherine, sono presidi che riducono la possibilità di trasmissione di virus e quindi di infezioni delle vie aeree. In più, una dieta in particolare a base di verdure, frutta, una dieta equilibrata nella quale vi è presenza di prodotti immunomodulanti, antiossidanti, vitamine può essere di aiuto".

Dopo oltre due anni di protezione completa ritiene potrebbero accentuarsi o svilupparsi altre forme allergiche nei più piccoli?

"Le patologie allergiche respiratorie, come la rinite e l’asma, con l’uso delle mascherine si sono ridotte in frequenza e gravità durante la pandemia. Con la presenza di questi virus che in questo periodo colpiscono le vie aeree e che determinano alterazione a livello delle mucose rendendole più suscettibili all’insulto allergenico, visto anche il ridotto uso delle mascherine, ci aspettiamo anche una riacutizzazione delle patologie allergologiche respiratorie, in particolare l’asma bronchiale.

Irene Puccioni