IRENE PUCCIONI
Cronaca

Patente di guida negata: “Sono disabile, rinnovo rifiutato. Mi appello a Mattarella”

Rossella Vannetti, 55 anni di Castelfiorentino, ha un’auto con ausili speciali. Guida da 22 anni, ma quest’anno la commissione medico locale l’ha fermata: “Mi hanno vista arrivare con il deambulatore e hanno detto no”

Rossella Vannetti alla guida

Rossella Vannetti alla guida

Castelfiorentino, 19 maggio 2025 – Fin dalla nascita convive con una disabilità fisica. Affetta da tetraparesi spastica, Rossella Vannetti di Castelfiorentino oggi è una donna di 55 anni, ma questa condizione non le ha mai impedito nella vita di raggiungere tutti i suoi obiettivi. Si è brillantemente laureata in Giurisprudenza, ha un lavoro in banca e per esigenze personali e lavorative ha preso la patente di guida speciale.

Con la sua auto, dotata di tutti gli ausili necessari, si è sempre spostata per lavoro, per le attività quotidiane e per accompagnare la mamma nelle varie commissioni. In 22 anni, superando tutti i rinnovi quinquennali, non ha mai provocato, né è stata coinvolta in sinistri stradali; tuttavia adesso non potrà più mettersi al volante perché quest’anno non le è stata rinnovata la patente di guida. La commissione medico locale davanti alla quale si è presentata per richiedere l’idoneità le ha negato il rinnovo che, documentazione alla mano, non troverebbe “giustificata motivazione a livello medico”. In più, in sede di valutazione, non sarebbe stata rispettata, a quanto pare, una corretta procedura nella forma e nelle modalità di esecuzione, dal momento che la donna non è stata né visitata né sottoposta ad una prova pratica di guida su veicolo idoneo.

A seguito di tutto ciò Rossella Vannetti ha deciso di fare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella tramite l’avvocato Manuela Montagni. L’obiettivo è tornare in possesso della sua patente di guida. “Tutto ha avuto inizio lo scorso 17 gennaio 2025 – racconta la donna – I membri della Commissione medica di Lucca presso la sezione di Viareggio non mi hanno rinnovato la patente solo vedendomi entrare nell’ufficio della commissione con il deambulatore. Io l’ho fatto perché volevo farmi vedere più autonoma possibile – Loro hanno detto no immediatamente, a prescindere dalla documentazione che avevo portato da parte del neurologo in cui si affermava che quando sono seduta tutto è nella norma. Ma i commissari – prosegue la donna – solo nel vedermi camminare con i piedi in dentro, che è la mia andatura, quella che ho sempre avuto, hanno detto che non potevo guidare e superficialmente hanno affermato che alle parti superiori, le mani, ho movimenti distonici. Il che non è vero perché i miei ausili applicati sul volante, ovvero pomello per girare il volante, ai quali sono applicati i pulsanti delle frecce, le quattro frecce e altri comandi (luci e abbaglianti) le aziono in tutta sicurezza e tranquillità. E così vale per il pedale dell’acceleratore e il freno. Aziono tutto in modo rilassato. A rincarare la dose hanno aggiunto che al volante sono un pericolo per me e gli altri”.

Rossella ha incassato il diniego con amarezza, ma non si è arresa. “La guida per me è importante mi rende indipendente, libera nel muovermi e poi d’aiuto per mia mamma. Spostarmi con i mezzi pubblici sarebbe per me un problema, mentre usando la mia macchina con tutti i miei dispositivi no. Io – conclude la donna – non voglio che il rinnovo della patente mi sia regalato ma riconfermato con una valutazione pratica che dietro mia richiesta però mi hanno negato”. L’avvocato Manuela Montagni ha perciò provveduto a presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. “Vogliamo sia fatta giustizia – sottolinea il legale – ma per averla in tempi più rapidi, la mia assistita è dovuta ricorrere al Capo dello Stato perché la situazione in cui si trova adesso è ancora più penalizzante della sua stessa disabilità”.