REDAZIONE EMPOLI

Paolucci alla scoperta dei capolavori nascosti

Il direttore dei Musei Vaticani in città per Rai 5. LE FOTO / Le ville medicee dell'empolese sono una risorsa turistica

Paolucci alla scoperta dei capolavori nascosti

Empoli, 14 luglio - A partire da gennaio, i tesori artistici di Empoli non saranno più «nascosti», nonostante che la città non sia di per sè una meta turistica di quelle tradizionali: questi stessi tesori saranno difatti illustrati, insieme ad altri del Belpaese, dalla trasmissione pubblica di Rai 5 «Museo Italia». E proprio ieri, per registrare i documentari con la troupe, Empoli ha accolto l’attuale direttore dei Musei Vaticani, ex ministro dei Beni Culturali ed ex Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, professor Antonio Paolucci. Una visita d’eccezione, che ha riguardato dapprima piazza Farinata degli Uberti, quindi la Collegiata di Sant’Andrea, il museo, ed infine (attorno alle 13) la chiesa di Santo Stefano, dove il professore si è soffermato sulla tavola fondo oro di Bicci di Lorenzo (inclusa nella pala d’altare di Francesco Furini) nella quale, sullo sfondo, si trova una raffigurazione della Empoli medioevale con immagine della Collegiata a due spioventi, com’era un tempo. «L’Empolese — ha affermato il professor Paolucci in una pausa dei lavori — ha tanti tesori, e soprattutto vanta un mirabile connubio tra arte e paesaggio soprattutto sui colli; la pianura nel recente passato è stata un po’ cannibalizzata. Ad esempio, però, nel museo della Collegiata troviamo capolavori di Lorenzo Monaco, Filippo Lippi, Mino da Fiesole, dei Botticini. Un altro capitolo che merita attenzione è quello delle pievi romaniche che costellano il territorio. Si può, per questo, cominciare col citare la chiesa di Monterappoli. Non va dimenticato che ci sono anche le ville medicee». Luoghi e monumenti che hanno bisogno di valorizzazione? «Sono qui a Empoli apposta per raccontarli», spiega con un sorriso il professor Paolucci avviandosi verso Santo Stefano agli Agostiniani. Qui, accompagnato dal professor Alessandro Trinci, si sofferma sulla magnifica lunetta con la Madonna col Bambino di Masolino, sull’Annunciazione del Rossellino, e appunto sulla preziosa tavola di Bicci di Lorenzo. Durante la prima parte della visita, per ciò che riguarda il complesso della Collegiata, era presente anche il parroco di Sant’Andrea, e vicario del Vescovo in Empoli, don Guido Engels. Il professor Paolucci, dopo la prima tranche di riprese, si è informato anche sulla chiesa di Santa Maria a Ripa (dove di recente sono stati portati a termine importanti restauri, come quello della pala dell’Immacolata Concezione dell’Empoli) e su altre chiese del centro della città. «Empoli — ha aggiunto — ha un altro tesoro: è patria del Pontormo, qui si trova la sua casa natale»: si sta parlando di uno dei più grandi artisti italiani, al quale (insieme al Rosso Fiorentino) è dedicata la mostra sul Manierismo in corso a Palazzo Strozzi, a Firenze, sino al 20 luglio. Tornando a Santo Stefano, giovedì sera alle 21,30 presso gli Agostiniani verrà presentato l’affresco (restaurato) della Deposizione della Croce scoperto di recente nell’oratorio. Col patrocinio della Misericordia, saranno presenti, per la Soprintendenza, Alessandra Marino, Cristina Gnoni Maravelli, Bruno Santi, poi lo storico dell’arte Valfredo Siemoni, le restauratrici Lidia Cinelli e Sandra Pucci.