Padule, il grido di dolore: "Non lasciateci morire"

Gli ’Amici’ puntano il dito contro il Centro visite chiuso e l’osservatorio ko "Uno spiraglio di speranza dalla Regione, noi siamo già pronti a ripartire".

Padule, il grido di dolore: "Non lasciateci morire"

Padule, il grido di dolore: "Non lasciateci morire"

Centro visite del Padule di Fucecchio chiuso e osservatorio faunistico delle Morette inagibile. È questa in sintesi la situazione della nostra area umida: una grande risorsa per lo sviluppo turistico dell’Empolese e della Valdinievole. Tutto è cominciato, o sarebbe meglio dire finito, con il passaggio di competenze dalla Regione ai Comuni che in questo caso sono due, quello di Larciano dove sorge il Centro visite e quello di Ponte Buggianese per l’osservatorio. A questo si è sommata una serie di problemi burocratici che hanno portato alla situazione attuale.

Adesso però in fondo al tunnel s’intravede la luce. Lo spiraglio è rappresentato da un nuovo orientamento da parte dell’assessorato regionale anche nella gestione della Riserva naturale del Padule di Fucecchio. Segnali che vengono raccolti in maniera positiva da chi in questo tempo si è sempre battuto per tenere in vita l’esperienza del Centro di ricerca, vale a dire gli Amici del Padule di Fucecchio per la biodiversità. L’associazione ora sta gestendo la riserva del lago di Sibolla nel comune di Altopascio, altra eccellenza della biodiversità.

"Quel che è certo – dicono gli Amici del Padule – è che siamo pronti, se ve ne saranno le condizioni, a riprendere a impegnarci per assicurare una buona gestione nel suo complesso al sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla. Lo faremo con spirito unitario assieme a tutti i soggetti istituzionali e associativi che riconoscono la necessità strategica di assicurare una rigorosa tutela alla straordinaria biodiversità presente in queste aree, perché da essa discendono la bellezza ed i servizi ecosistemici che questi territori ci offrono". "La nostra associazione – ricordano ancora gli ’Amici’ – si è fieramente opposta a quell’operazione politica e, assieme ad altre realtà del mondo associativo, ha tentato con ogni mezzo democratico di resistere e di far desistere i rappresentanti della pubblica amministrazione da quella scelta sbagliata. Oggi questa immagine da conto del fatto che la nostra sconfitta è in realtà la sconfitta di un’intera comunità: di centinaia di alunni (di scuole di ogni ordine e grado), di persone della Valdinievole e dintorni, di persone straniere. Per ragioni di stile, come abbiamo sempre fatto, ci asteniamo dal fare i nomi dei responsabili di questo misfatto, ma se qualcuno, in un afflato di dignità, volesse fare autocritica e magari chiedere scusa sappia che noi apprezzeremmo molto il gesto".