IRENE PUCCIONI
Cronaca

Ospedale Santa Verdiana, la rinascita costa cara. Per i lavori al blocco D servono altri soldi

La spesa per l’intervento di adeguamento sismico è cresciuta di 48mila euro. Ma raddoppieranno i posti per le cure intermedie: da 12 passeranno a 24

Sopra la demolizione della vecchia struttura e sopra il rendering del nuovo presidio

Castelfiorentino (Firenze), 30 gennaio 2024 - È costato abbatterlo, perché tanto era stato investito per ristrutturarlo, e ora costa molto ricostruirlo. Il nuovo ospedale Santa Verdiana di Castelfiorentino sta prendendo forma dopo la demolizione dei due fabbricati, A e F, al posto dei quali sorgeranno due palazzine che conterranno le Cure Intermedie e la cura dei Disturbi alimentari. Contemporaneamente anche il blocco D (quello della parte vecchia dove sono presenti radiologia e trasfusionale) è stato oggetto di lavori, più precisamente di un intervento di adeguamento sismico partito lo scorso 29 giugno per una durata prevista di 168 giorni (quindi con fine lavori il 14 dicembre scorso).

Il direttore dei lavori ha però concesso una proroga di 40 giorni perché in corso d’opera si sono manifestate le condizioni per effettuare una modifica del contratto d’appalto con tanto di lievitazione dei costi. In pratica si sono dovuti affidare alla ditta ulteriori lavori imputabili a "circostanze impreviste e imprevedibili", che comunque "non alterano la natura del contratto originario"; e lavori "per la sistemazione e riqualificazione dei locali posti al piano seminterrato (centro emotrasfusionale)". Tradotto a livello monetario si tratta di 48mila euro in più da mettere in conto (pari al 19,7 per cento sull’importo netto contrattuale originario) determinado un nuovo importo pari a circa 292mila euro.

Il risultato finale atteso è quello di una grande opera, moderna e che possa ospitare molti servizi socio sanitari. Anche perché a fine estate scorsa è stata siglata la variante che impiega 2,5 milioni di euro in più rispetto ai 13,5 iniziali, per aggiungere un piano alla palazzina in costruzione delle Cure Intermedie, e quindi portare i posti a 24 rispetto ai 12 inizialmente previsti. La Valdelsa avrà quindi di nuovo un presidio ospedaliero, o meglio un ospedale di comunità, ma a caro prezzo e dopo anni difficili.

Le porte dello storico ospedale, lo ricordiamo, si chiusero nell’aprile 2013 perché il blocco più nuovo risultò vulnerabile. L’ospedale – secondo gli stessi tecnici dell’Asl – poggiava su una struttura di cemento malmessa e rischiava di venire giù da un momento all’altro. Nel febbraio del 2022 iniziò la demolizione del corpo principale del presidio ospedaliero. Ora è tempo di ricostruire.