Ospedale, infermieri e oss al collasso. "Preoccupati per l’estate"

Il sindacato denuncia la mancanza di personale che sostituisca i colleghi in ferie. Simone Baldacci (Fp Cgil): "Negli ultimi dieci anni non era mai successo"

Empoli, 12 maggio 2023 - Il personale sanitario delle degenze ospedaliere è al collasso. Al San Giuseppe di Empoli, dove la degenza medica è una delle più grandi di tutta la Asl Toscana centro con i suoi sei reparti da 24 posti, la situazione è ancora più critica. L’allarme arriva dalla Funzione pubblica Cgil Asl Toscana centro. "I problemi sono di vario genere – premette il coordinatore del sindacato, Simone Baldacci – Innanzitutto manca il turno degli operatori socio sanitari 24 ore su 24 nelle degenze chirurgiche, che sono tre ". Nel presidio di viale Boccaccio non è neppure mai stato attivato completamente il cosiddetto “modello delle cellule“: ogni reparto è suddiviso virtualmente in cellule ognuna delle quali ha come responsabile dal punto di vista assistenziale un infermiere che segue direttamente otto pazienti, supportato da un oss. Le cellule a loro volta si avvalgono della collaborazione di un ulteriore infermiere, denominato di percorso, che ha principalmente la funzione di sbrigare tutta la parte amministrativa, burocratica e logistica, agevolando il percorso ospedaliero fino alla dimissione.

"All’ospedale di Empoli l’infermiere di percorso non è mai stato previsto – dice Baldacci – e gli infermieri di cellula devono sobbarcarsi anche tutti i compiti che attengono all’amministrazione". Ma non è tutto. "Al San Giuseppe è stato trovato un accordo per smaltire il lavoro del pronto soccorso che è sempre pieno. In pratica – spiega il sindacalista – al mattino nei reparti di medicina vengono aggiunti un paio di posti dove un infermiere, che rientra nel suo giorno libero o che ha fatto la notte, fa la presa in carico dei pazienti che la sera precedente hanno sostato in pronto soccorso. Gli sforzi che si richiedono al personale in servizio non sono più accettabili. Senza contare - aggiunge Baldacci – che ci sono almeno dodici maternità in corso che non sono state sostituite. Per non parlare del fatto che da anni non è stata prevista alcuna sostituzione del personale assente per beneficiare dei congedi parentali o dell’assistenza a parenti titolari di legge 104". Con il periodo estivo alle porte e il personale che inizierà a godere delle legittime ferie il rischio concreto è che chi resta in servizio si vedrà raddoppiare il carico di lavoro. "Per la prima volta in dieci anni l’azienda non ha previsto un pachetto di infermieri e oss che possa andare a sostituire i colleghi in ferie. Siamo soltanto a maggio e lo scenario che ci troviamo davanti è davvero preoccupante", chiosa Baldacci.