Oliveti abbandonati sul Montalbano: 2.200 alberi recuperati

I risultati del progetto "CatchCo2 Live" illustrati in un convegno alla Coop dell’olio e del vino

A conclusione di un intervento pilota durato tre anni, i risultati emersi dal convegno svoltosi alla sede della coop Montalbano sul recupero degli oliveti nella zona collinare sono davvero positivi. Sono state recuperate 2.200 piante disposte su 9 ettari. Un passo deciso nella direzione della tutela del patrimonio olivicolo toscano, e non solo di quello. I termini di recupero grazie al progetto CatchCO2 live sono stati illustrati ad agricoltori, agronomi e ricercatori universitari riunitisi in un incontro promosso da Dream Italia, società di servizi nell’ambito dello sviluppo rurale sostenibile, della protezione dell’ambiente e della riqualificazione territoriale. L’olivicoltura collinare si è confermata fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici, nell’incremento della produttività del settore e nella tutela del paesaggio. I dati del progetto CatchCO2 Live sono l’incentivo che gli agricoltori attendevano da tempo e offrono una prospettiva in termini economici e di tutela ambientale. La fotografia scattata dai relatori alla tavola rotonda alla coop Montalbano, capofila del progetto, è stata incoraggiante, “anche se siamo ai primi passi – ha detto Andrea Triossi, vicepresidente di Dream Italia – Il mantenimento dell’olivicoltura collinare è funzionale tanto alla produzione quanto alle positive ricadute ambientali, dalla prevenzione di frane e incendi all’incremento di sequestro del carbonio. Per le varie attività avevamo stimato costi pari a 120mila euro, ma alla fine della rendicontazione sono risultati 90mila, questo significa che siamo capaci di adattare la risposta degli uliveti e del terreno alle condizioni climatiche grazie all’applicazione di un modello organizzativo".

Fran.Ca.