Nuovo impianto di rifiuti, passi in avanti "Progetto pronto entro la fine dell’anno"

Irace, ad di Alia: "Stiamo sviluppando i processi autorizzativi con la Regione". Il presidente Ciolini: "Non peserà sulle bollette"

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di Francesca Cavini

Le ultime novità relative all’impianto di trattamento e recupero dei rifiuti indifferenziati da costruirsi al Terrafino da parte di Alia Spa e dei suoi soci nell’Allenza per l’economia circolare sono state illustrate nel consiglio comunale di ieri sera. Al presidente Nicola Ciolini e all’amministratore delegato di Alia, Alberto Irace, abbiamo chiesto di fare il punto sull’attuale situazione.

Dottor Irace, il progetto del Terrafino figura nel piano industriale 2022-2031 di Alia, quindi si farà?

"Alia si candida a essere un partner della Toscana nella transizione verso l’economia circolare. Il suo core business, comunque, è la concessione dei servizi ambientali nella Toscana centrale. La nostra priorità assoluta è realizzare l’autonomia di questo territorio nella gestione dei suoi scarti. Il Terrafino è inserito in tutti i nostri piani e non è un caso sia il progetto più avanti fra quelli da noi presentati. E’ già finanziato".

Ai progetti per Pontedera e Rosignano cosa accadrà?

"Riteniamo che i modelli che proponiamo possano essere di soddisfazione per tutta la Toscana e per uno di questi due ci sono ancora spazio e disponibilità finanziaria per realizzarlo. E’ evidente che per decidere dobbiamo vedere cosa faranno anche gli altri operatori. Stiamo sviluppando i processi autorizzativi di questi impianti innovativi con la Regione Toscana e ci rendiamo conto che chi li deve autorizzare deve capire cosa stiamo facendo. Per il Terrafino, che sarà il primo, saremo pronti entro l’anno. Gli altri restano candidati e a primavera 2023 metteremo in pista quello che sarà più vicino e sostenibile per l’economia circolare".

Presidente Ciolini, il costo dell’impianto è stimato in 400 milioni di euro. Questo comporterà un aumento nelle bollette?

"Questo impianto non peserà sulle bollette. La tariffa oggi risente del trasporto dei rifiuti e domani beneficerà dell’impianto che si trova al Terrafino. Non c’è correlazione fra il costo dell’investimento e quanto pagano i cittadini. Quello che verrà pagato in tariffa sarà il costo dello smaltimento. Oggi spendiamo 180 euro a tonnellata, l’impianto è pensato per avere un costo ’al cancello’ di 150 euro. Quindi un risparmio. I numeri saranno dettagliati quando avremo il progetto finito e potrebbero pure essere più favorevoli. Un impianto proprio riduce i costi di trasporto. Inoltre consente di programmare quelli che ora sono soggetti a oscillazioni di mercato ed è un altro notevole vantaggio".

Dottor Irace, il modello di raccolta porta a porta sarà modificato?

"L’impianto non è correlato. Il primo passo è differenziare il più possibile i rifiuti. Stiamo comunque indagando possibilità alternative per rendere il porta a porta più flessibile grazie anche a nuove tecnologie. Fermo restando che il primo ’impianto’ di Alia sono i cittadini che raccolgono e differenziano a casa. Se questi sistemi potranno evolvere grazie all’uso delle tecnologie, lo faremo".

Presidente Ciolini, quali tempi per la costituzione del “Residential Advisory Board“?

" Siamo il primo soggetto in Toscana che userà il “Rab“, e se il consiglio comunale dà il via libera andremo subito a costituirlo. Il nostro è un approccio a 360° per affrontare il problema di come si recuperano i rifiuti e per farlo in un sistema che sia bilanciato, vivibile per la comunità e che migliori l’ambiente. La partecipazione dei cittadini non è banale, potranno apportare suggerimenti attraverso l’organismo del Rab. Il nuovo impianto sarà un luogo sicuro e fruibile e i cittadini diranno come vogliono abitarlo".

"La scelta fatta — conclude l’a.d. Irace — su sollecitazione dell’amministrazione Barnini è di massima trasparenza. Metteremo a disposizione tutti i passaggi che porteranno alla realizzazione del progetto esecutivo".