Un sopralluogo per constatare lo stato di salute dei luoghi alluvionati, per toccare con mano i disagi vissuto a Castelfiorentino, ennesima zona della Toscana che si trova a stilare la conta dei danni. "La nostra Regione è sotto minaccia alluvione e chi ne paga le conseguenze sono cittadini e imprenditori". Ha fatto un giro tra i capannoni di via Marie Curie nella zona industriale di Malacoda, l’onorevole Erica Mazzetti. La deputata di Forza Italia, componente della Commissione ambiente e responsabile nazionale dipartimento lavori FI, ha incontrato alcuni imprenditori di Castelfiorentino e Certaldo, colpiti dal maltempo, insieme a Paolo Giovannini, coordinatore provinciale, Gianni Vinattieri consigliere della Città Metropolitana, Simone Campinoti consigliere comunale a Empoli e all’Unione dei Comuni, Filippo Ciampolini vice coordinatore, Giuseppe Romano già consigliere e Andrea Guarino, coordinatore Forza Italia a Certaldo. La delegazione non si è risparmiata negli attacchi in merito alla gestione del territorio, tra opere pubbliche e infrastrutture strategiche, emergenza maltempo e scandalo Keu. "La politica deve esserci, deve ascoltare, deve agire in modo trasparente e incisivo. Questa parte del territorio dell’Empolese-Valdelsa - ha commentato Mazzetti - è stata modificata nel profondo e in poco tempo, a partire dai lavori della nuova Sr 429 (uno dei siti inquinati dal Keu) opera importante ma ferma, non tenendo conto che questa è una zona alluvionale. Quanto al Keu, è opportuno anche fare delle verifiche su eventuali dispersioni. Non solo, risulta che un argine sia scomparso. Qui non si parla di emergenza, ma di uno stato ordinario e di una Regione, grande assente, che a suo tempo avrebbe dovuto concentrare le risorse Pnrr per interventi contro il rischio idrogeologico. Bisogna prendere in mano la situazione a livello nazionale". Da qui l’impegno di portare avanti iniziative per sbloccare la nomina del Commissario alla ricostruzione, "indispensabile - secondo l’onorevole - perché ora la priorità è ricostruire". Non nascondersi dietro allo slogan del cambiamento climatico ma, dunque, "fare opere di mitigazione senza rimpalli di responsabilità tra consorzi e Regione. Stiamo monitorando la situazione a livello nazionale - conclude Mazzetti - In Emilia Romagna la Corte dei conti ha dichiarato che solo il 10% delle opere sono state realizzate rispetto a quanto finanziato. Vorrei capire in Toscana quanti soldi sono stati impegnati nell’ultimo anno e mezzo, ma a vedere i risultati, probabilmente una somma insufficiente".
Ylenia Cecchetti