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Nasce “Forza Empoli“. Un comitato di cittadini: "Torniamo a vivere la città senza paura"

Si presenterà venerdì 1 marzo nei locali del Dopolavoro ferroviario. Il presidente Cortopassi: "Abbiamo raccolto l’allarme dei commercianti. Agli episodi di violenza si risponde con la presenza sul territorio" .

Nasce “Forza Empoli“. Un comitato di cittadini: "Torniamo a vivere la città senza paura"

EMPOLI

"Forza Empoli". Un nome che suona come un incitamento, uno stimolo a non rimanere sopraffatti dai vari episodi di violenza, spaccio, furti e vandalismi che da diverso tempo stanno colpendo Empoli, dal centro alle periferie. È il nome che ha scelto di darsi il neonato comitato composto da un gruppo di cittadini empolesi e delle zone limitrofe e che venerdì 1 marzo si presenterà nei locali del Dopolavoro ferroviario di Empoli. Intorno a piazza Don Minzoni (stazione), in particolare, si sono concentrati numerosi episodi di micro criminalità. L’incontro che si svolgerà dalle 19.30 alle 21 è aperto a tutti. I cittadini fondatori del comitato – sono una decina quelli operativi – hanno eletto, all’unanimità, il proprio rappresentante Francesco Cortopassi. Presidente della sezione di Empoli dell’Associazione nazionale Carabinieri, Cortopassi, 58 anni, non veste alcuna divisa. Figlio di un carabiniere, non ha però intrapreso la strada del padre, ma ha scelto la professione di geometra. Lavora come libero professionista, principalmente nel settore della sicurezza dei cantieri e direzione lavori, sia in Italia che all’estero.

"Il comitato che abbiamo costituito – premette il presidente – è svincolato dall’associazione nazionale Carabinieri e dal nostro nucleo di volontari che presta servizio in città nelle manifestazioni sportive, iniziative e feste. Né abbiamo legami politici. Il nostro è un comitato che nasce dal basso. Che ha lo scopo di raccogliere pareri ed opinioni in merito ai tanti problemi di sicurezza sociale riscontrati sul territorio".

L’input a "fare qualcosa" è arrivato principalmente dai commercianti o da chi ha un’attività in centro. "C’è chi ha difficoltà a trovare una commessa perché molte non danno disponibilità a lavorare fino alla chiusura perché non si sentono sicure nel tragitto che devono percorrere per andare a riprendere l’auto. Attraversare il parco Mariambini o addentarsi nel parcheggio di piazza Guido Guerra dopo una certa ora crea disagio, paura. Il nostro comitato crede che, oltre ai comuni cittadini, la fascia più colpita da questa emergenza, sia quella dei nostri commercianti del centro: cuore pulsante della nostra economia locale. Ma questo – sottolinea Cortopassi – non deve farci chiudere in casa, anzi deve spronarci a uscire. La sicurezza si fa tutti insieme. C’è bisogno di sensibilizzare, creare una rete tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. Essere presenti, tornare a vivere, senza timore, la nostra bella città: questo è lo spirito che dovremmo avere un po’ tutti".

Il primo incontro sarà un’occasione di ascolto e confronto con i cittadini (al termine sarà offerto ai presenti un aperitivo). "Le prossime iniziative saranno da scrivere e organizzare insieme – prosegue il presidente – Nel confronto con le persone accogliamo richieste e proposte, senza la presunzione di sostituirsi alle forze dell’ordine già largamente impiegate ma, semmai, diventando una voce in più che denuncia ed ha la ferma volontà di creare un solido terreno di legalità e serio benessere civico nella nostra città". Un’ultima riflessione del presidente: "Le telecamere di sorveglianza possono servire, ma non sono risolutive, mentre se le stesse risorse venissero dirottate su persone che stanno in strada potremmo permetterci di avere una pattuglia in più, magari di sera, che gira per le strade".

Irene Puccioni