GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

L’ultimo saluto a Enzino: “Un ristoratore innovativo con la passione per le bocce”

Iuppa ha gestito per anni la pizzeria L’Erasmus, diventata una vera e propria istituzione. A 70 anni prestava volontariato per la gestione degli spazi da gioco al Parco dei Mandorli

'Enzino' Iuppa

'Enzino' Iuppa

Montaione, 14 maggio 2025 – “Con Enzo, se ne va un amico di paese, un gran lavoratore. E una persona per bene, soprattutto”. Nel porgere le condoglianze alla famiglia, il sindaco Paolo Pomponi ha così ricordato Enzo Iuppa, scomparso due giorni fa a 70 anni. Lascia la figlia Giulia, i fratelli, le cognate ed i nipoti. E tanti montaionesi (e non) sui social gli hanno reso omaggio. Enzo era originario della Sicilia: i suoi genitori, da Geraci (un piccolo borgo non distante da Palermo) si trasferirono in Toscana ancor prima che nascesse, oltre settant’anni fa, nel lontano 1951. E dopo qualche anno trascorso nella provincia pisana, Enzo e la sua famiglia arrivarono a Montaione quando lui era ancora bambino. In paese, Enzo era conosciuto soprattutto come ristoratore: ha gestito per anni la pizzeria “L’Erasmus“, in via Kennedy. Che era diventata una vera e propria istituzione nella zona (e non solo).

“Enzo aveva il senso dell’innovazione. Ricordo che proponeva già pizze e prodotti con farine speciali, come quella di kamut, in netto anticipo rispetto ai tempi – ha proseguito Pomponi, ricordando Iuppa – amava il suo lavoro, come amava la convivialità. Montaione perde una persona stimata e benvoluta”. Enzo, insieme ad altri esercenti e appassionati di bocce, faceva parte del gruppo che si occupava della gestione e della manutenzione degli spazi del Parco dei Mandorli. La salma sarà esposta sino alle 11 di stamani alle cappelle del commiato dell’ospedale di Empoli.

E da lì, proseguirà per il cimitero di Firenze, dopo che i tanti che lo hanno conosciuto gli avranno tributato l’ultimo saluto. In queste ore tanti i messaggi di cordoglio comparsi in Rete e anche sulla stessa pagina social del defunto per ripercorrere con la mente i tanti momento spensierati trascorsi da amici in sua compagnia e ricordarne il carattere affabile, la gentilezza e la genuinità. La stessa che metteva, con tanto amore, nelle pietanze che serviva ai suoi clienti della Valdelsa e non solo.

G.F.