
EMPOLI
Giovani e impegnati. Vittorio Bruciamacchie e Matteo Mugnaini sono studenti di Scienze Storiche all’Università di Firenze. Entrambi 22enni di Montelupo Fiorentino sono tra i protagonisti delle elezioni per i nuovi rappresentanti nazionali e regionali del servizio civile universale. Bruciamacchie è passato alla prima carica, mentre Mugnaini a quella di rappresentante regionale. Il primo sta svolgendo il servizio civile nell’ufficio eventi del Comune di Montelupo, il secondo all’Auser dove tiene corsi di formazione agli anziani sull’utilizzo di pc e telefoni. La loro esperienza da volontari terminerà il 24 maggio, ma il futuro li vedrà ancora impegnati nel servizio civile.
Bruciamacchie, come è nata l’idea di candidarti?
"Dal 2019 cerco di essere un cittadino attivo, impegnato nella politica locale e nazionale. Do il mio contributo candidandomi in ruoli di rappresentanza. Sono anche coordinatore a Montelupo di Italia Viva. Sono tante le questioni che impediscono la fruibilità al massimo del servizio civile. Va reso universale davvero. Ecco perchè mi sono candidato".
Quali sono i suoi compiti?
"La carica dura due anni. Mi occuperò di segnalare le istanze dei delegati da tutta Italia, coordinandomi con i rappresentanti regionali. Mi impegnerò a sottoporre al Dipartimento i punti forti del programma".
Ovvero?
"La sfida più grande sarà trovare i finanziamenti, non tanto per alzarci i compensi, (anche se portare la retribuzione del volontario a 500 euro non guasterebbe). Ma per rafforzare la rete, aumentare il numero di volontari e di enti che possano promuovere ed usufruire del servizio civile, una realtà che si è rivelata indispensabile nella prima fase del Covid".
Come si spiega la crisi che sta vivendo il servizio civile?
"Serve una comunicazione maggiore, in tanti non lo considerano come un’opportunità ma come un’alternativa alla vecchia leva militare. Non attira i giovani perchè è sbagliata la narrazione che ne viene fatta. Sarebbe bello andare nelle scuole e parlarne".
Un primo obiettivo?
"Le liste del volontario: metterle a disposizione di enti e aziende con i nomi dei ragazzi e le varie skills ottenute dopo un anno di servizio. Un modo per avvicinare il mondo del lavoro".
Ylenia Cecchetti