Minacciati con il bisturi. Ventenne semina il panico dentro al pronto soccorso

Una giovane con problemi di salute ha puntato le lame verso il personale sanitario. È stata bloccata dalle guardie giurate. Nella stessa giornata altri due gravi episodi.

EMPOLI

È stata una giornata molto movimentata, con momenti di forte tensione se non addirittura di panico, quella di mercoledì all’ospedale San Giuseppe di Empoli. L’episodio più grave ha visto protagonista una ventenne residente in un comune del Comprensorio del Cuoio con problemi di tossicodipendenza. A quanto appreso la giovane aveva già fatto diversi accessi al pronto soccorso anche nei giorni precedenti. Nonostante si presentasse in forte stato di agitazione, ogni volta i sanitari erano riusciti a gestire la situazione. L’ultima volta, però, la ragazza è riuscita a sfuggire al controllo del personale e si è introdotta nell’area rossa, dove possono entrare solo gli addetti ai lavori, e si è impossessata di tre bisturi chirurgici. L’intervento delle guardie giurate della SicurItalia ha impedito il peggio. Con le lame in pugno, la ragazza prima ha cercato di procurarsi dei tagli sulle braccia, e quando infermieri e agenti dell’istituto di vigilanza hanno tentato di impedirglielo ha iniziato ad agitare i bisturi in aria rischiando di colpirli. Alla fine la giovane è stata bloccata e disarmata dalle guardie giurate. Contemporaneamente in un’altra area dell’ospedale si sta verificando un altro episodio che ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, oltre che degli agenti dell’istituto di vigilanza. La figlia di un anziano paziente ricoverato in medicina si era introdotta nel reparto allo scopo di portare via il padre. La donna aveva già tentato il blitz nei giorni precedenti rivolgendo male parole al personale in servizio. Mercoledì il suo comportamento è degenerato: ha iniziato a inveire contro tutti, anche contro le forze dell’ordine. La situazione che si era venuta a creare era di forte tensione. Alla fine l’intervento congiunto di tutto il personale addetto alla sicurezza ha impedito che la signora provocasse ulteriore scompiglio in corsia. La donna, a quanto riferito, nelle ore successive è stata sottoposta al Trattamento sanitario obbligatorio (Tso).

La turbolenta giornata al San Giuseppe si è conclusa con una feroce aggressione verbale ai danni di una operatrice della portineria del presidio. Secondo quanto appreso la donna è stata ricoperta di insulti da un signore che si era presentato al bancone. La ’colpa’ dell’operatrice sarebbe stata quella di non essere stata veloce nel fornire le informazioni che l’uomo le aveva chiesto. La reazione del signore è stata così impetuosa e aggressiva che la donna si è spaventata e per paura di conseguenze peggiori è andata a rifugiarsi nei vicini uffici del cup. Anche in questo caso l’intervento delle guardie giurate ha riportato la situazione alla normalità.

Quello della sicurezza negli ospedali e presidi sanitari è un tema molto importante. Più volte gli operatori sanitari, ma anche gli amministrativi, hanno denunciato aggressioni verbali e fisiche nei loro confronti da parte di pazienti e utenti. Tra le principali richieste dei lavoratori in ambito sanitario c’è proprio il rafforzamento del personale addetto alla sicurezza.

Irene Puccioni