"Mantellassi fascista". Lui non ci sta e querela: "È l’offesa più grave"

Il candidato dem bersaglio di un leone da tastiera. Tanti i messaggi di solidarietà. Ma Campinoti accende la polemica: "Chi strabusa del termine è proprio il Pd".

"Mantellassi fascista". Lui non ci sta e querela: "È l’offesa più grave"

"Mantellassi fascista". Lui non ci sta e querela: "È l’offesa più grave"

Ha la tessera dell’Aned nel portafoglio e la delega alla cultura della memoria, eppure è stato definito da un leone da tastiera come un "fascista che farà bere l’olio di ricino a tutti". Alessio Mantellassi non ci sta e presenta querela. Il candidato sindaco del centrosinistra, alla vigilia della festa della Liberazione, risponde al suo hater con una segnalazione all’autorità giudiziaria. Il commento era apparso nei giorni scorsi sotto un post della pagina Facebook del candidato in cui veniva presentata la lista civica a suo sostegno.

Mantellassi si è rivolto subito al suo legale e ha presentato querela, depositata ieri. "Mentre noi stiamo lavorando per aggregare tante persone in progetti civici qualcuno si è affrettato a scrivere un commento in cui mi si accusa di essere un fascista della peggior specie – racconta Mantellassi –. Per me questa è l’offesa più grave. A questa persona mando un messaggio, che stia tranquilla, perché sono profondamente, convintamente e visceralmente antifascista". Per l’eventuale risarcimento del danno Mantellassi specifica che "lo devolverò alle associazioni che organizzano i viaggi della memoria per gli studenti". Parole di solidarietà sono arrivate dal mondo della politica a più livelli. A partire dal governatore Eugenio Giani: "È deplorevole che tu debba affrontare accuse così offensive. La tua storia e identità è fatta di valori antifascisti e impegno per la memoria, la pace e la libertà e questo è evidente per chiunque ti conosca". Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo aggiunge: "Fascista per noi è l’offesa più grave. Alla vigilia del 25 aprile voglio ribadirlo con forza: noi siamo fieramente antifascisti". La sindaca Barnini ha sottolineato che Mantellassi è "cresciuto nel solco della storia antifascista ed è stato presidente dell’Aned Empoli. Ha fatto bene a querelare chi gli ha dato di fascista perché non è solo un’offesa personale ma un attacco inaccettabile a tutta la comunità che lui rappresenta". Ferma condanna anche dall’Aned: "L’accusa, infondata, di cui è stato oggetto, è estremamente grave". La questione però è finita in polemica. "Nel mio concetto di politica non ci dovrebbe essere spazio per le offese – la premessa del candidato sindaco di centrodestra, Simone Campinoti –, ma mi duole ricordare ad Alessio che chi stra-abusa del termine fascista è proprio il suo partito, sotto forma di accusa, furbamente mai rivolto direttamente a persone, anche se spesso si comprende che sono ben indirizzate in modo subdolo da creare allarmismo e paura a solo scopo elettorale".

E poi ancora: "Forse sarebbe meglio definire chiaramente cosa significa fascismo, che oltre a essere il periodo più buio della nostra storia, ha rappresentato anche un modo di fare opposto alla democrazia, in cui gli oppositori si zittivano oscurandoli – conclude –. Quindi, caro Alessio, se sono solidale con te per le offese ricevute, lo sono molto meno per l’atteggiamento da monarchia ereditaria che chi ti sostiene dimostra ogni giorno anche in modo lampante".