Mangia un biscotto e soffoca: la cameriera le salva la vita

Serata di paura in un locale. Tutto è stato risolto dalla preparazione di Federica, che lavora nel locale ed è subito intervenuta

Federica De Franco, 28 anni

Federica De Franco, 28 anni

Empoli (Firenze), 4 luglio 2021 -  A volte gli eroi si trovano dove non te lo aspetti e la differenza tra la vita e la morte la fanno la lucidità e la velocità di pensiero. Venerdì, mentre la maggior parte dei clienti del Ci-Risiamo Café in via Roma, locale di proprietà dell’imprenditore Luigi Di Dio Faranna, stava festeggiando la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio contro il Belgio, l’atmosfera ha rischiato di essere rotta da una tragedia.

Una cliente, sulla cinquantina, stava soffocando subito dopo aver ingerito un biscotto. Era cianotica. L’urlo dell’amica per chiedere aiuto e il pronto intervento di Federica De Franco, cameriera 28 enne, ma ex studentessa di infermieristica all’Università di Sovigliana, hanno fatto il resto. La ragazza infatti, senza pensarci due volte, ha praticato alla cliente la manovra di Heimlich, la tecnica di primo soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree, salvandole la vita, mentre i colleghi già chiamavano l’ambulanza.

"Ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente, la cliente mi ha agevolato nella manovra – ha confidato la cameriera Federica De Franco, contattata dalla redazione –. La tecnica non l’avevo mai applicata, pur conoscendola in teoria, ma è accaduto tutto velocemente, non c’era tempo di pensare e bisognava fare qualcosa". Federica prosegue il racconto a lieto fine di una grande paura: "Al secondo colpo della manovra – confessa la De Franco – la signora ha avuto libere le vie respiratorie e, dopo una mezz’ora sul divano del locale, si è ripresa completamente". Lucidità e velocità di esecuzione, ma anche una cultura e un addestramento di base al primo soccorso. Così, in una sera d’estate, Federica si è trasformata in un’eroina.

La manovra di Heimlich

1) La persona che pratica la manovra di Heimlich si posiziona in piedi dietro l'infortunato: deve agire con decisione.

2) La cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia. Una mano è piegata con il pugno chiuso e viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l'addome nella zona tra lo sterno e l'ombelico.

3) L'altra mano afferra il pugno e provoca una serie di rapide e profonde spinte verso l'alto finché l'oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso (le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica, ma solo la parte molle dell'addome). Le nuove linee guida di European Resuscitation Council prevedono che vengano alternate 5 compressioni sottodiaframmatiche e 5 colpi dorsali tra le scapole.