YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Mamma coraggio vittima di violenza: "Ho reagito per mio figlio"

Il racconto choc di una giovane donna maltrattata dal compagno e dal padre. L’incontro con il Centro Lilith le ha cambiato la vita: "È come una famiglia"

Le volontarie del Centro Lilith

Le volontarie del Centro Lilith

Empoli (Firenze), 11 maggio 2024 – Un mazzo di rose, un regalo, un biglietto. Parole dolci sussurrate all’orecchio. Quanti modi per celebrare, oggi, la Festa della Mamma. Gesti semplici che non vanno mai dati per scontati. Eppure anche questa giornata ha un lato oscuro, doloroso, a volte dimenticato. Ci sono madri che lottano, che meritano di sentirsi sicure e protette, amate e rispettate, non solo in occasione della loro festa ma ogni singolo giorno. Nel frastuono delle celebrazioni, una realtà spesso trascurata richiede attenzione: quella delle madri vittime di violenza.

Dietro a una madre che subisce violenza domestica c’è un figlio; spesso sono i bambini a rimanere profondamente colpiti dal trauma di questa esperienza. Ma ci sono donne e madri coraggio che alzano la testa, denunciano e si fanno aiutare proprio in nome di quel senso di maternità che tentano di difendere, con le unghie e con i denti. Storie silenziose che siano da esempio, come quella che in questo giorno speciale esce dalle mura del Centro Aiuto Donna Lilith di Empoli.

"Subivo violenza dal mio compagno ma l’avevo subita molto prima dalla mia famiglia e da mio padre in particolar modo - è una giovane madre a raccontarsi a cuore aperto - La mia vita è cambiata un anno fa, quando mi sono rivolta alla Lilith sotto consiglio delle mie ostetriche. Non conoscevo questa realtà. Sono stata messa in una casa di protezione, adesso ho un lavoro e mi piacerebbe riprendere a studiare. Sto molto meglio, ora. Ma non è stato semplice trovarmi ad affrontare tutto da sola e non posso certo dire di aver avuto una gravidanza serena e tranquilla". Vedere o subire violenza può lasciare cicatrici profonde, sia fisiche che emotive. Lividi, ferite che possono segnare le madri e i loro figli per il resto della vita.

Ma non è solo il corpo che ne risente: la violenza lascia un’impronta psicologica duratura. Lo stress e la paura che ne derivano possono causare problemi di autostima, ansia, depressione. E’ l’incubo vissuto dalla protagonista di questa storia, che ha cucito addosso l’orrore della violenza domestica ma che ha trovato oggi la sua strada, una seconda possibilità di rinascita. "Ho avuto molte persone accanto - prosegue nel suo racconto la giovane donna - Il Centro Lilith per me è stato come una famiglia, mi ha dato tutto, dalle cose materiali al supporto psicologico. Diventare mamma è una bella responsabilità, ma è anche quello che mi ha fatto capire che non potevo più sopportare una situazione del genere per mio figlio. Ho capito che le persone che ti vogliono bene ti ascoltano, non usano la violenza. Se potessi parlare alle persone che stanno passando quello che ho vissuto io direi loro di non stare più lì, di scappare, che è troppo stressante e alla lunga non si può sopportare". Rispetto, unito alla gentilezza. Ecco l’unico regalo che conta davvero.