Malore dopo la partita di padel: "Salvato in extremis dall’amico"

Il dramma a lieto fine ieri al Padel club di Villanuova dove un 59enne è andato in arresto cardiaco. Il primo soccorso di compagni di gioco e staff. "Tanta paura, è stato un grande lavoro di squadra". .

"È stato un lavoro di squadra. Se ce l’abbiamo fatta è soltanto grazie all’impegno di tutti, è soltanto perché siamo una grande famiglia. Gli amici del Circolo tennis Villanova, nostri vicini, sono stati preziosi. Non vogliamo meriti, abbiamo fatto tutti, insieme, quello che si doveva fare". Parole che vengono dal profondo quelle di Stefano Giraldi (nella foto con Borselli, nda), l’istruttore del Padel club di Villanuova dove ieri mattina un uomo è stato salvato dopo essere andato in arresto cardiaco.

Il 59enne, empolese, si accascia sul pavimento dello spogliatoio prima di andare a fare la doccia dopo la consueta partita tra amici. "È crollato a terra all’improvviso, aveva il viso paonazzo, anzi quasi viola. Aveva smesso di respirare – ripercorre quegli attimi Leonardo Borselli, altro istruttore del noto club cittadino di via Sottopoggio per San Donato, frequentatissimo dagli appassionati, tenendo a specificare che tutti gli iscritti hanno ovviamente il certificato medico –. Il compagno di gioco che gli era accanto però ha mantenuto la calma: ha iniziato subito a praticargli il massaggio cardiaco mentre gli altri chiamavano i soccorsi. Il suo intervento è stato miracoloso". Il tennista, soccorritore “improvvisato“, racconterà poi che è stata la sua prima volta, di aver agito seguendo l’istinto. Ma con una prontezza – lo dimostreranno i fatti – che gli ha permesso di rimettere in moto un cuore.

Il 59enne sembra riprendersi: due colpi di tosse, ma poi il respiro si fa di nuovo pesante, forse in preda a una seconda crisi. L’amico non si ferma, continua a massaggiare. Preziose anche le indicazioni telefoniche del 118. Lo staff del club, richiamato dalle urla, si precipita in aiuto insieme ai colleghi del Ctv: uno di loro utilizza il defibrillatore dell’impianto per portare avanti l’operazione di salvataggio nell’attesa dell’ambulanza.

Quando i volontari della Pubblica Assistenza di Empoli arrivano sul posto, insieme all’automedica, l’uomo comincia a riprendere conoscenza. I sanitari gli praticano quindi ulteriori, preziose e sapienti, manovre per metterlo in sicurezza e trasportarlo d’urgenza in codice rosso all’ospedale San Giuseppe. Le condizioni del ricoverato, da quanto appreso in serata, sarebbero in miglioramento. "Mi tremano ancora le gambe ripensando a quei momenti. Ringraziamo davvero tutti", aggiunge Giraldi. Una storia a lieto fine, insomma, una vittoria collettiva che arriva anche grazie all’impegno del club (presieduto da Antonella Lazzerini) nella prevenzione, nella formazione degli addetti al primo soccorso e nella gestione di dispositivi fondamentali come, appunto, il Dae.

Elisa Capobianco