IRENE PUCCIONI
Cronaca

La scelta dopo il parto, figli lasciati in ospedale da madri anonime. I casi a Empoli

Negli ultimi due anni attivato due volte il percorso Mamma Segreta. Nella sede della Misericordia di Empoli esiste la culla per la vita. Attiva dal 2010, al momento non è mai stata utilizzata

La culla per la vita nell’ingresso del Centro servizi della Misericordia di Empoli

Empoli, 22 aprile 2023 – I numeri sono piccoli, ma dietro ci sono storie enormi. Storie di donne che decidono di affidare il figlio messo al mondo a chi potrà prendersene cura. Negli ultimi due anni sono stati due i casi di parti in anonimato avvenuti al San Giuseppe di Empoli, per i quali è stato attivato il percorso "Mamma segreta". Il progetto toscano per i parti in anonimato e il sostegno a madri e nascituri ha compiuto 24 anni e si ripropone nel 2023 con alcune novità.

La giunta regionale ha infatti aggiornato le linee di indirizzo del percorso rivolto alle donne che abbiano manifestato incertezza rispetto al riconoscimento del proprio bambino o la volontà di non procedere al riconoscimento. Oltre a una semplificazione nell’accesso c’è anche un adeguamento giuridico: se infatti nell’ordinamento giuridico italiano fino a oggi il diritto all’oblio assicurato alla donna che optava per il parto in anonimato prevaleva su ogni altra considerazione o richiesta del figlio ultra-venticinquenne, che desiderava avere accesso alle informazioni sulle proprie origini, adesso non è più così. Alla luce di recenti sentenze della Corte Costituzionale e Cassazione sezioni unite il figlio naturale non riconosciuto alla nascita può presentare istanza al Tribunale dei minorenni per ricercare informazioni sulle proprie origini e la madre biologica può essere convocata davanti al tribunale per essere informata della richiesta avanzata dal figlio e della sua facoltà di acconsentire che venga svelata o meno, a seguito dell’interpello, la propria identità. Una richiesta legata a volte alla necessità di acquisire anche un’anamnesi familiare, per un’opportuna profilassi o per indagini su malattie ereditarie e accertamenti diagnostici.

 

A Empoli dal 2010 esiste anche un’altra iniziativa anti abbandono. È la culla per la vita, all’ingresso del centro servizi della Misericordia, in via Cavour 43/B. Si tratta di un giaciglio sicuro e protetto in cui è possibile lasciare un neonato che pochi minuti dopo, grazie a un sistema di allarme automatico, viene recuperato e soccorso garantendo l’anonimato alla madre. In tredici anni non è stata mai attivata. Sempre alla Misericordia empolese è presente il "centro di aiuto alla vita", un supporto alle donne con gravidanze difficili o che pensano all’aborto come soluzione.

L’Arciconfraternita empolese, inoltre, assiste anche neo mamme in tutto ciò che è necessario nei primi mesi di vita del neonato. "Abbiamo attivato convenzioni con farmacie del territorio per l’acquisto di kit nascita, ma aiutiamo anche a reperire culle, lettini, passeggini e altri accessori e prodotti utili – spiega David Mannini, capo area sociale della Misericordia di Empoli – Lo scorso anno sono state circa ottanta le donne che si sono rivolte a noi in cerca di aiuto, 43 erano straniere il resto italiane. A due di loro è stato dato supporto psicologico".

Irene Puccioni