
L’uso pratico del defibrillatore. Due giorni di formazione al Circolo tennis di Villanova
EMPOLI
Empoli, città cardio protetta. Per ogni nuovo dispositivo donato e poi installato, c’è bisogno di "risorse umane" che sappiano come intervenire in caso di necessità. Se i defibrillatori infatti sono importanti, saperli usare lo è anche di più. Lo sanno bene al Circolo Tennis di Villanova dove il 15 gennaio scorso l’intervento tempestivo dei compagni di gioco e dello staff, hanno salvato la vita in extremis ad un 59enne in arresto cardiaco. Accasciatosi sul pavimento dello spogliatoio prima di andare a fare la doccia dopo la consueta partita tra amici, l’uomo è crollato a terra all’improvviso, smettendo di respirare. Un malore che poteva essere fatale, un dramma a lieto fine grazie al lavoro di squadra, al coraggio e alla preparazione dei soci del Circolo. L’utilizzo del defibrillatore dell’impianto per portare avanti la disperata operazione di salvataggio nell’attesa dell’ambulanza infatti, in quella occasione è stato provvidenziale. Nasce da qui l’idea di una due giorni di formazione sull’utilizzo dell’apparecchio. Il Ctv ha promosso in collaborazione con la Misericordia di Empoli, due incontri formativi dedicati al primo soccorso e all’utilizzo del defibrillatore BLS-D (Basic Life Support and Defibrilation), dando la possibilità a tutti i suoi soci di partecipare gratuitamente.
"Nessuno vorrebbe mai trovarsi di fronte ad una situazione di emergenza come quella capitata a metà gennaio – dichiara Francesco Fabbri, presidente del Circolo Tennis – Il nostro Centro è dotato di un defibrillatore e in quella occasione una vita è stata salvata grazie allo strumento e alla presenza di chi sapeva utilizzarlo. Abbiamo pensato che fosse giusto estendere competenze e nozioni tecniche sull’uso pratico del defibrillatore, organizzando un percorso di formazione che consentisse al maggior numero di soci di acquisire gli elementi necessari per poter essere d’aiuto durante un’emergenza". Un percorso che non finisce qui. A questo primo corso formativo ne seguiranno altri, dando così continuità al progetto. L’intenzione è di proporre stabilmente, ogni anno, giornate di formazione con l’obiettivo di aumentare il numero di persone preparate e di ridurre allo stesso tempo le probabilità che un malore si trasformi in tragedia. "L’occasione di salvare una vita non si cerca, ma capita - aggiunge il presidente Fabbri - Dobbiamo fare del nostro meglio perché non ci trovi impreparati".
Y.C.