Paura in un condominio, un lupo entra nel palazzo. “Ha morso tutto quello che trovava per le scale”

Probabilmente era rimasta aperta la porta del garage che conduce al vano scale

Capraia e Limite (Firenze), 11 novembre 2023 – Attimi di paura per gli abitanti di condominio in via Martelli, 26 a Limite sull’Arno (Firenze). Un lupo, come confermato anche dai carabinieri, attirato nel quartiere probabilmente dall’odore di cibo, all’alba di oggi, si è introdotto nell’ingresso dell’edificio situato al numero 26 di via Martelli.

«Siamo stati svegliati di soprassalto da dei forti rumori provenienti dal vano scale – racconta uno dei residenti – tanto che sul momento pensavo si trattasse di ladri. Poi, colpi molto forti sono stati battuti anche contro le porte degli appartamenti e la fortuna è stata che nessuna delle quattro famiglie ha aperto la porta. Il mio vicino, che ha la terrazza che si affaccia sulla finestra del vano scale, mi ha poi detto che era entrato un lupo. Probabilmente la porta secondaria era probabilmente rimasta socchiusa e l’animale è riuscito ad aprirla con il muso. Una volta dentro, però, la porta si è richiusa e lui, sentendosi in trappola, si è innervosito mordendo e danneggiando tutto quello che trovava, dalle fioriere ai porta ombrelli, agli zerbini".

Sono stati lunghi momenti di concitazione e paura. Sono stati avvertiti i carabinieri, che sono arrivati intorno alle 7 insieme ai vigili del fuoco. Una volta constata la situazione, poi, è stata allertata anche la guardia forestale che è riuscita ad accalappiare l’animale. «Per fortuna alla fine la situazione si è risolta in maniera positiva per tutti – conclude Castellani – ma senza dubbio lo spavento è stato tanto, anche perché finora non si erano mai registrati avvistamenti del genere. Cinghiali più di una volte, ma a nessuno di noi era mai capitato di vedere nei paraggi un lupo. Onestamente non credo che ripopolare i boschi con altri esemplari sia stata una buona idea perché questi animali selvatici rischiano poi di diventare un serio pericolo".

Simone Cioni