
L’incontro tra don Andrea Cristiani e Papa Francesco
EMPOLIOggi a Roma, per i funerali di Papa Francesco (che verrà tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, che era anche la prediletta del grande Michelangelo Buonarroti), ci saranno soci del Movimento Shalom, molto forte a Fucecchio e San Miniato. "Non abbiamo organizzato una delegazione formale – spiega don Andrea Cristiani – però abbiamo lanciato un appello e sappiamo che saremo numerosi, come Shalom, a Roma. Dalle nostre zone ma anche da varie altre parti d’Italia. Renderemo omaggio a Papa Francesco, a questa figura straordinaria del nostro tempo". Per chi non potrà essere a Roma, don Andrea indica i due appuntamenti ‘in loco’: funzioni oggi alle 18 in San Salvatore a Fucecchio e nella Collegiata di Santa Croce sull’Arno. "E’ anche - prosegue don Cristiani - per esprimere la nostra gratitudine per la grande attenzione di Papa Bergoglio nei riguardi del Movimento Shalom". Don Andrea Cristiani ha potuto incontrare in passato Papa Bergoglio: "Una storia ravvicinata tra noi, ero nel Dicastero per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), che teneva abitualmente conferenze in Vaticano. Al termine di ogni convegno, il Pontefice riceveva i relatori, ho poi avuto diverse altre occasioni per rivederlo ed incontrarlo. Una figura straordinaria per le nostre comunità e per lo stesso movimento". In San Salvatore, la messa sarà preceduta dal rosario (ore 17.30). A Santa Croce in Collegiata alle 18 sarà don Donato Agostinelli a ricordare Papa Francesco.
Sempre oggi funzioni in suffragio anche in Cattedrale a San Miniato: "Ha chiesto la pace, ha reso visibile cos’è la vita quando ci si lascia trasformare da Cristo", il ricordo di monsignor Giovanni Paccosi, Vescovo di San Miniato, di cui fanno parte le parrocchie di Fucecchio. Parlando di Papa Francesco e l’Empolese, merita rammentare che il Santo Padre ha avuto pensiero e preghiere per la piccola Angela Fresu, per la mamma Maria e per Verdiana Bivona, le tre vittime valdelsane della strage del 2 agosto 1980 a Bologna (85 morti, 200 feriti).
Tema in questi anni tornato sotto i riflettori per le diverse fasi processuali (i procedimenti a carico di Gilberto Cavallini e Paolo Bellini ed altri). Il 2 maggio 2018 fu il Cantiere 2 Agosto a portare all’attenzione del Papa a Roma le storie delle vittime di Bologna. All’udienza di quel giorno, c’erano i narratori che pochi mesi prima avevano raccontato le vite delle 85 vittime della strage del 1980. Davanti al Santo Padre, il ‘Cantiere’ comprese che il progetto messo in piedi dall’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna – insieme all’associazione dei familiari delle vittime presieduta da Paolo Bolognesi, al regista Matteo Belli e alla storica Cinzia Venturoli - aveva "davvero lasciato il segno", come specificato dall’Assemblea stessa, con la presidente Simonetta Saliera. C’erano lo stesso Paolo Bolognesi, Saliera, il direttore generale Leonardo Draghetti e il regista Matteo Belli. Dopo l’emozione di incontrare il Pontefice, Saliera spiegò: "Ringrazio Sua Santità per la sensibilità nell’averci accolto, ricordando così le vittime della strage e gratificando tutti i volontari che hanno rappresentato le vite delle 85 vittime".
Andrea Ciappi