Fu il primo segretario della Camera del Lavoro di Castelfiorentino nel secondo dopoguerra, negli anni difficili delle lotte sindacali e della ricostruzione. Un uomo schierato dalla parte dei più deboli e che non si tirava mai indietro, sempre disponibile, aperto al dialogo e al confronto con tutti. Sarà intitolata a Alvaro Bianchi la nuova sede dello Spi Cgil che sarà inaugurata domenica alle 10.30 in via Bianchi. Alla cerimonia parteciperanno il sindaco, Alessio Falorni, e i rappresentanti del sindacato: Nadia Meacci (segretaria lega Spi Cgil), Rossano Rossi (segretario regionale Cgil), Gianluca Lacoppola (coordinatore Cgil di zona), Mario Batistini (segretario provinciale Spi Cgil). Il taglio del nastro inizialmente previsto lo scroso 1 ottobre, poi rinviato per via del lutto cittadino dovuto alla tragica vicenda di Klodiana Vefa.
Alvaro Bianchi (1908-1975), ricoprì la carica di segretario della Camera del Lavoro di Castelfiorentino nel periodo successivo alla Liberazione e nel corso degli anni Cinquanta, in una fase segnata dalle lotte mezzadrili ma anche da profonde tensioni politiche, economiche e sociali. Un incarico svolto in un momento difficile, ma che riuscì a portare avanti in modo eccellente grazie a una profonda conoscenza della comunità e della reale situazione del territorio, che gli sarebbe valso anche l’elezione come consigliere comunale nel 1951. "L’intitolazione della sede ad Alvaro Bianchi – sottolinea Nadia Meacci – è stata una scelta condivisa con tutto il direttivo della lega. Alvaro Bianchi è stato in prima linea nel secondo dopoguerra nelle lotte in difesa dei diritti delle donne e degli uomini, lasciando un ottimo ricordo nel cuore di tanti castellani dell’epoca. Tutti coloro con cui ho avuto modo di parlare mi hanno detto che era una gran bella persona, che non si tirava mai indietro, sempre disponibile per tutti".
"Un protagonista della Castelfiorentino negli anni della ricostruzione – osserva Alessio Falorni – alla guida della Camera del Lavoro in una fase estremamente delicata, ruolo che Alvaro Bianchi seppe svolgere con grande senso di responsabilità ma anche con equilibrio, lottando contro certi soprusi e allo stesso tempo mantenendo una condotta rispettosa della legalità e delle regole". Dopo la cerimonia di intitolazione, aperitivo in Piazza delle Fiascaie e a seguire pranzo al Circolo I Praticelli (via Bustichini). Nel pomeriggio (15.30) presentazione del libro “Terra e bici” di Roberto Martini e per finire ballo con il duo “Cinzia band”.