REDAZIONE EMPOLI

Linea Empoli-Granaiolo La solidarietà di Alanno contro il raddoppio "Uniamo le forze"

La portavoce abruzzese Cinzia Antonacci lancia la proposta: "Potremmo mettere insieme i comitati e protestare compatti. Solo così la nostra disperazione potrà essere ascoltata".

Linea Empoli-Granaiolo La solidarietà di Alanno contro il raddoppio "Uniamo le forze"

di Ylenia Cecchetti

Raddoppio dei binari Empoli-Granaiolo: mentre Ferrovie tira dritto con il progetto e i lavori sono pronti a partire, il comitato civico attende con fiducia la sentenza del Tar. Nei giorni scorsi è stata illustrata la relazione tecnica sulla quale si è basato il ricorso al Tribunale Regionale della Toscana, depositato il 14 luglio. Ma intanto la storia fatta di disagi, espropri, paure e preoccupazioni per le famiglie delle frazioni di Brusciana, Fontanella-Sant’Andrea e Granaiolo, è volata fino in Abruzzo dove ci sono altri cinque comitati che si battono da un anno per la stessa, identica questione.

A commentare la vicenda del raddoppio Empoli-Granaiolo, progetto che come denunciato dalle famiglie che hanno aderito al ricorso, "porterebbe con sé demolizioni di garage, annessi agricoli e l’abbattimento di tre immobili residenziali di grandi dimensioni ma anche inquinamento acustico" è la portavoce del comitato Cittadini per Alanno, Cinzia Antonacci. "Leggere del ricorso presentato contro il progetto Rfi da parte del comitato empolese – ha fatto sapere la donna, residente nella provincia di Pescara – ci ha fatti sentire meno soli. Con la prossima realizzazione del progetto di velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma sto vivendo lo stesso incubo descritto dagli amici empolesi ai quali va tutta la nostra solidarietà. Ci battiamo ogni giorno contro un progetto che a nostro parere è un mezzo per distruggere territorio e vite umane".

"Abbiamo proposto varianti, ma sono state scartate. Come tanti altri – si sfoga la donna, da Alanno – sono frontista. La mia abitazione resterà in piedi, a soli quattro metri dal binario, ma a quale prezzo? Con barriere alte sei metri davanti all’ingresso, sarò costretta ad una vita d’inferno. Me ne dovrò andare, vivo con mia sorella, disabile, e non è semplice. La casa non vale più nulla. Ci rincuora sapere che come noi, altre realtà stanno lottando per ottenere giustizia. Ci siamo appellati alla Procura dell’Unione Europea, alle procure della Repubblica dell’Aquila, Pescara e Roma solo una ci ha risposto ma con una notifica d’archiviazione. Ora anche per noi c’è il ricorso al Tar".

Come ha ricordato Paolo Gaccione, portavoce dei residenti delle frazioni empolesi interessate dal raddoppio di un tratto della linea Empoli-Siena, attualmente a singolo binario e non elettrificata, "hanno aderito al ricorso qualche decina di famiglie di Castelfiorentino e una cinquantina per la parte empolese ma sono circa centoventi gli espropriandi in totale. Stiamo facendo di tutto per farci ascoltare. E in attesa della sentenza non ci fermeremo".

L’unione, si sa, fa la forza. Ecco che da Pescara, arriva quindi la proposta di un coordinamento. "Questo dramma si sta consumando in tutta Italia, ma nessuno lo vede. Potremmo unire tutti i comitati, alzare la voce e protestare compatti – rilancia Cinzia Antonacci – Solo così il nostro disagio e la nostra disperazione potranno essere ascoltati". Un’idea che potrebbe senz’altro trovare il consenso dei residenti di Brusciana, Fontanella-Sant’Andrea e Granaiolo, pronti come si è visto a giocarsi qualsiasi carta pur di raggiungere il proprio scopo.