L’avventura dei Bnkr44 a Sanremo: "Qui per tutte le Villanove d’Italia"

Sfuma il sogno della vittoria per la band empolese ma non l’entusiasmo: perché questo è solo l’inizio

L’avventura dei Bnkr44 a Sanremo: "Qui per tutte le Villanove d’Italia"

L’avventura dei Bnkr44 a Sanremo: "Qui per tutte le Villanove d’Italia"

di Ylenia Cecchetti

Con un omaggio a Villanova hanno inaugurato la loro prima performance al Festival di Sanremo. Ed è nel nome della frazione empolese che li ha visti uscire dal guscio per spiccare il volo, che si è chiusa questa incredibile avventura. “I love Villanova” ormai è un tormentone, un motto, un rito scaramantico, un simbolo, un manifesto. Va a ruba il merchandising, tra t-shirt e sciarpe con il cuore rosso “empolese”. È Villanova mania. Il sogno della vittoria per i Bnkr44 è sfumato ma non l’euforia. "Grazie a chi ha lavorato con noi per rendere possibile questa esperienza. Dedichiamo questo pezzo a tutte le Villanove d’Italia, a tutti quei piccoli paesi dove non c’è niente ma dove si può costruire. Basta crederci. Anche dal nulla può nascere qualcosa". Lo hanno gridato forte i “big” empolesi prima di lasciare il palco durante la finalissima di sabato sera. Per Erin (Dario Lombardi), Piccolo (Duccio Caponi), Faster (Andrea Locci), JxN (Jacopo Adamo), Caph (Marco Vittiglio), Fares (Pietro Serafini) l’esperienza si è fermata alla posizione numero 28 della classifica: dopo di loro Sangiovanni (artista comunque difficile da battere) e Fred De Palma.

Non c’è l’amaro in bocca, solo la gioia di esserci stati, al di là del risultato. L’attesa è stata infinita, il collettivo si è esibito alle una e mezzo di sera. Penultimi artisti in gara alla 74esima edizione del Festival, i ragazzi hanno fatto festa con “Governo Punk” e diretti dal maestro Enrico Melozzi hanno centrato l’obiettivo: travolgere l’Ariston con un’energia pazzesca. Hanno fatto saltare il teatro, i Bnkr44, dando il massimo fino all’ultimo secondo.

Non è mancato il sostegno della città, orgogliosa di aver avuto per la prima volta nella storia una rappresentanza empolese sul palco più importante della canzone italiana. I social sono intasati di messaggi. "Già arrivare a Sanremo è un successo", dice qualcuno commentando l’esito della classifica. "Il vero vincitore si vedrà nei prossimi giorni, contano gli ascolti". "Stare sul palco dell’Ariston è già una gratificazione immensa – rilancia un altro fan –. E non dimentichiamoci che anche il mitico Vasco nel 1983 arrivò ultimo". Non c’è delusione neppure dal bunker di via Sottopoggio per San Donato a Villanova, dove amici e parenti dei giovani artisti si sono ritrovati per fare il tifo. "Hanno suscitato solo commenti positivi tra gli addetti ai lavori – commentano entusiasti i genitori di Gherardo Stagi, manager del collettivo –. Siamo contenti lo stesso. I ragazzi non ambivano a piazzamenti alti ma si volevano far conoscere e così è stato. Hanno avuto tanti complimenti e anche i loro outfit sono stati apprezzatissimi".

Rientrati ieri a tarda sera, i Bnkr sono stati accolti dalla gente del paese davanti a casa per un caloroso bentornato proprio lì, dove tutto è cominciato. Si riposeranno qualche giorno e poi torneranno in studio a preparare il tour “I love Villanova” che partirà nel mese di aprile. Su e giù per l’Italia, le date toccheranno tutto lo Stivale, da Napoli a Torino passando per Firenze (al Viper Club l’11 aprile unica tappa toscana). E mentre gli empolesi, “di diritto” sognano un maxi evento in città, si pensa intanto ad una pizza collettiva al Circolo di Villanova. Per fare un po’ di “casino”. Perché è ora che comincia il bello.