YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Manifatturiero sempre più in crisi, calano le offerte e sale la precarietà

Nel 2024 si è scesi al 22% di richieste di manodopera, ma è boom in Valdelsa di assunzioni nella ristorazione e ricezione

Il presidio organizzato dalla Rsa Filcams Cgil del locale di via Livornese ha visto l’adesione di oltre il 50 per cento dei lavoratori

Il presidio organizzato dalla Rsa Filcams Cgil del locale di via Livornese ha visto l’adesione di oltre il 50 per cento dei lavoratori

Empolese Valdelsa, 3 maggio 2025 – Da Empoli a Certaldo passando per Fucecchio, migliaia di persone hanno colorato il corteo per il Primo Maggio nell’Empolese Valdelsa. Si sono incrociate storie, battaglie aziendali e temi che attraversano il Paese. A manifestare anche i lavoratori della Irplast, contro il licenziamento di un loro collega, con la solidarietà di diverse Rsu del territorio.

E’ un mondo del lavoro in festa e in lotta per i propri diritti, ma che continua a soffrire. Lo dicono i numeri forniti dalla Cgil Empolese Valdelsa secondo i quali nel 2024, nell’analisi degli avviamenti al lavoro (cioè dei contratti aperti nell’anno) l’andamento è fortemente preoccupante. Il dato generale degli occupati continua a crescere leggermente arrivando circa 59mila addetti (+400 rispetto al 2023), ma è la qualità del lavoro offerto ad allarmare. Crolla il settore industriale manifatturiero dove diminuiscono le offerte: nel 2024 nell’Empolese si scende al 22% (erano il 27% nel 2022 e 29% nel 2019) e al 12% nella Valdelsa (erano il 21% nel 2022 dato stabile anche per gli anni precedenti).

Un calo diffuso in tutta l’area fiorentina legato alla crisi della moda. Un calo che in Valdelsa si associa però al boom di assunzioni nella ristorazione e nella ricezione (rappresentano un terzo di tutte le assunzioni), dimostrando un netto scivolamento dell’area verso un terziario turistico.

Dilaga la precarietà. Sulla tipologia di forme contrattuali, i dati sono (purtroppo) in linea rispetto al 2022. La normale assunzione avviene con contratti a tempo determinato. Sono il 53% nell’empolese (+1% rispetto al 2022) e crescono al 71% nella Valdelsa (+8,5% rispetto al 2022). Scoraggia anche l’ultimo aspetto, che riguarda le offerte di lavoro alle donne. Se nel 2022 i contratti firmati da uomini e donne si equivalevano (49,6% per le donne e 50,4% per gli uomini) nel 2024 siamo passati a un rapporto del 48% di donne contro il 52% di uomini; un altro segnale che in periodi di crisi le prime a faticare a trovare lavoro sono proprio le donne.

“I dati ci restituiscono una difficoltà del settore manifatturiero – commenta Gianluca Lacoppola Cgil Empolese Valdelsa – e ci dicono che la precarietà del lavoro è ormai una costante. Anche per questo invitiamo a votare sì ai referendum dell’ 8 e 9 giugno”. Se ne parlerà anche domani alle 10 all’incontro pubblico con Maurizio Landini, segretario generale Cgil, alla Casa del Popolo di Ponte a Elsa.