
L’archivio del Partito comunista italiano - sezione di Castelfiorentino - verrà donato al Comune. L’amministrazione Falorni ha accettato il dono su proposta della segretaria comunale pro tempore del Partito democratico, Monica Salvadori (nella foto). La giunta castellana, che ha espresso "vivi ringraziamenti" per la donazione, ha incaricato l’ufficio cultura e la biblioteca Vallesiana affinché predispongano gli atti necessari per garantire i relativi interventi di collocazione, riordino, schedatura e inventario di tutto il materiale. La sezione castellana ha conservato con cura gran parte della documentazione prodotta nel corso degli anni fino ai mutamenti politici che trasformarono il Pci in Partito democratico della sinistra (1991). L’obiettivo della donazione è metterlo a disposizione per attività di ricerca e studio. L’archivio comprende documenti, manifesti, volantini e molte fotografie. Si tratta di una ricca testimonianza dell’attività di un partito che ha rappresentato l’espressione politica più rilevante di adesione di massa al movimento operaio e che, a Castelfiorentino, fin dalla prime elezioni amministrative del 1946, ha raggiunto consensi tali da non avere quasi uguali non solo in Toscana, ma anche a livello nazionale. Castelfiorentino era, infatti, tra i Comuni più rossi d’Italia. Qui il Pci prendeva anche il 73%, un eterno duello con Lamporecchio e Certaldo.