ANDREA CIAPPI
Cronaca

"La produzione dell'extravergine dimezzata"

La raccolta delle olive è in pieno fervore, ma il clima caldo e umido di queste settimane ha prodotto forti attacchi della mosca

Raccolta olive (fotowebnaz)

Empolese Valdelsa, 31 ottobre 2019 - Produzione d’olio extravergine d’oliva dimezzata nell’Empolese Valdelsa. Colpa del clima anomalo e in alcune zone della presenza della mosca olearia. Il prodotto ottenuto sarà comunque di qualità, per alcuni eccellente. Un primo resoconto probante sarà «Olea», la rassegna dedicata che si terrà a Montespertoli dal 21 al 24 novembre e fortemente voluta dal sindaco montespertolese Alessio Mugnaini. Il quadro più chiaro si avrà tra una quindicina di giorni, spiega Ritano Baragli, produttore e presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini di Val Virginio che produce anche olio. «Siamo ormai in piena raccolta – commenta Baragli – quello che è stato possibile fare per difendersi dai parassiti è fatto ed è importante ora procedere in fretta per le incerte condizioni del meteo. Certo è che la mosca quest’anno ha arrecato più danno perché la produzione di olive è decisamente inferiore a quella del 2018. Tra una quindicina di giorni avremo dei dati più precisi, ma le previsioni parlano di un 50% in meno di olio extravergine toscano nella zona dell’Empolese Valdelsa. La qualità sarà buona, con punte di eccellenza laddove gli olivicoltori saranno stati più attenti a difendere le proprie olive dagli attacchi della mosca».

Ritano Baragli è anche vicepresidente Fedagri Confcooperative Toscana. L’Empolese si inserisce, per l’olio, in un quadro toscano a caratteri quanto meno contraddittori. Va aggiunto che lo scorcio tra Montalbano, Valdelsa e Montespertoli contribuisce di norma in grandi percentuali all’olio del ‘granducato’. Quest’anno, certo, è tutto in discussione. «Riceviamo oramai quotidianamente segnalazioni dai nostri associati di attacchi persistenti della mosca olearia. Non sono più casi isolati quelli di chi si ritrova sulle piante olive sciupate. Per questo invitiamo tutti gli olivicoltori toscani a concludere il prima possibile la raccolta», questo l’appello-allarme che lancia Orlando Pazzagli, presidente sezione prodotto olivicolo di Confagricoltura Toscana dopo il ritorno della mosca olearia a causa delle piogge e del caldo anomalo di ottobre. Appello che, come si è visto, nell’Empolese è stato accolto.

«E’ evidente che i cambiamenti climatici sono nodi strutturali che vanno sciolti perché incidono sempre più pesantemente sulle nostre capacità produttive e sul nostro sistema economico e occupazionale», spiega Pazzagli. E’ stato un caldo anomalo che ha anticipato la maturazione delle olive. Può succedere. Ma quest’anno ha fatto tornare la mosca olearia «che così non solo è più forte, ma si trova anche di fronte a un banchetto abbondante perché le nostre produzioni sono ancora sulle piante». Secondo Pazzagli, sulla costa il problema sarebbe molto più evidente che non nell’interno della regione. «Il rischio è alto e non va sottovalutato – conclude Pazzagli – perché basta pochissimo per far abbassare la qualità del nostro olio. Con troppa acidità infatti usciamo dai parametri previsti per l’olio toscano per entrare nel più generico e meno appetibile olio italiano. Da qui il nostro appello a fare presto e bene. I frantoi sono già aperti, ma c’è tempo solo fino al 7 dicembre per la frangitura di olio toscano».