La giustizia ed i suoi mali Convegno sulla legalità

Sul tavolo il tema: "Casi di malfunzionamento del sistema giudiziario". Tra i relatori anche Luca Palamara e il magistrato antimafia Pennisi .

La giustizia ed i suoi mali  Convegno sulla legalità

La giustizia ed i suoi mali Convegno sulla legalità

EMPOLI

Quando la giustizia non funziona come dovrebbe. Dalla lentezza dei processi ai numeri impressionanti delle “cause pendenti” a criticità bel più gravi e pericolose. Di tutto questo si parlerà stasera analizzando anche casi concreti. Appuntamento alle 18,30 nella sala conferenze della Misericordia di Empoli con il convegno "Casi di malfunzionamento del sistema giudiziario". Di prim’ordine i relatori: il magistrato antimafia Roberto Pennisi, Luca Palamara, il senatore Manfredi Potenti. Un’iniziativa che ha la regia dell’avvocato Carmela Federico presidente dell’associazione Rivincita e componente del dipartimento giustizia della Lega di Massa Carrara in sinergia con la sezione Lega di Empoli e Vinci.

Peraltro, le divulgazioni di Luca Palamara ex magistrato, già membro del consiglio superiore della magistratura hanno acceso l’attenzione su un mondo parallelo lacerato al suo interno con ripercussioni negati ve sul sistema giudiziario. Spiega una nota: "Lo scopo - sottolinea Pennisi - è quello di schierarci a favore di legalità e giustizia per tutelare il diritto dei cittadini a essere sottoposti a un processo giusto". Introdurrà la professoressaTiziana Bianconi e il segretario Lega Firenze Federico Bussolin, modererà l’avvocato Carmela Federico e interverrà, appunto, il senatore Manfredi Potenti che è responsabile del dipartimento giustizia e antimafia Toscana e membro della seconda commissione giustizia.

Sarà inoltre focalizzata l’attenzione su casi della cosiddetta "malagiustizia" attraverso le testimonianze del padre di Giovanni Iannelli, un ragazzo di soli 22 anni morto tragicamente il 7 ottobre del 2019, 48 ore dopo l’incidente in una gara ciclistica in provincia di Alessandria, a Molino dei Torti – una storia che ha dell’incredibile - e dei genitori di Sara Scimmi, la 19enne che nella notte del 9 settembre 2017, fu trovata senza vita, dopo essere stata travolta da un mezzo pesante, a Castelfiorentino, caso ufficialmente riaperto. Il dottor Giovanni Paolo Bernini invece racconterà la sua storia di “ordinaria ingiustizia” come indagato nel maxi processo Emilia e poi scagionato. "Una volta che sei finito nel tritacarne mediatico in cui vige il principio indiscutibile della presunzione di colpevolezza - afferma lo stesso Bernini nella nota di presentazione dell’iniziativa - sei spacciato, ne esci fuori che sei già poltiglia o non ne vieni fuori mai e in ogni caso ti ammali".