Incontro con Musumeci. Torchia duro col ministro: "Richieste inascoltate. Un’occasione persa"

Il sindaco di Vinci è rimasto deluso dal tavolo di confronto sull’alluvione "Nessuna risposta sulle risorse necessarie per ristorare famiglie ed imprese".

Incontro con Musumeci. Torchia duro col ministro: "Richieste inascoltate. Un’occasione persa"
Incontro con Musumeci. Torchia duro col ministro: "Richieste inascoltate. Un’occasione persa"

di Simone Cioni

Importante incontro ieri a Campi Bisenzio tra il presidente della Toscana Eugenio Giani, in veste di commissario per l’emergenza, e il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, il Capo Dipartimento Nazionale Fabrizio Curcio e i sindaci dei Comuni colpiti e Prefetture, tra cui quelli di Vinci Giuseppe Torchia e di Cerreto Guidi Simona Rossetti. "Questo incontro doveva servire a mettere a conoscenza l’esponente del Governo e responsabile della Protezione Civile, delle gravi difficoltà in cui versa il nostro territorio dopo l’evento alluvionale dello scorso 2 novembre. Ci saremo aspettati dal ministro un’indicazione chiara su come arrivare il più velocemente possibile ad un ristoro economico per famiglie e imprese – dichiara Torchia –. Speravamo di ascoltare dal ministro un’indicazione chiara sulla quantità di risorse che il Governo avrebbe intenzione di stanziare per le zone alluvionate, dato che i 5 milioni messi a disposizione per la prima emergenza sono ampiamente insufficienti per far fronte ai tanti interventi che i comuni stanno effettuando in somma urgenza".

"Inoltre da un Ministro ci saremo aspettati considerazione e rispetto per i temi posti e solidarietà verso le nostre comunità fortemente provate dalle conseguenze dell’evento alluvionale – prosegue il primo cittadino di Vinci –. Invece abbiamo ascoltato considerazioni azzardate sui problemi del cambiamento climatico e il tentativo di addossare la responsabilità agli enti locali della mancata realizzazione delle opere idrauliche. Inoltre il ministro è arrivato a teorizzare che le imprese se la sono cercata perché non si sono dotate di un’assicurazione per i danni da eventi naturali. Diciamo che è stata un’occasione persa: il Ministro ha fatto delle dichiarazioni non calibrate al ruolo istituzionale che ricopre. A tal riguardo sarebbe opportuno ricordare che il Governo di cui fa parte ha tagliato un miliardo e 300 milioni dai capitoli del Pnrr sul dissesto idrogeologico. Insomma, le nostre richieste riguardo le risorse necessarie per ristorare famiglie ed imprese e quelle per avviare i lavori di rammendo del territorio, sono rimaste inevase. Questo continuiamo con forza a chiedere al Governo".