In piazza la rabbia dei lavoratori: "Siamo esposti a troppi rischi. Questo è un sistema malato"

Le voci della manifestazione: "Si muore per lo sfruttamento e il precariato. Ora basta omicidi". Tra la folla anche una delegazione locale di Enel: "Siamo scioccati, fermiamo il declino".

In piazza la rabbia dei lavoratori: "Siamo esposti a troppi rischi. Questo è un sistema malato"

In piazza la rabbia dei lavoratori: "Siamo esposti a troppi rischi. Questo è un sistema malato"

"L’unico crollo giusto è quello dello sfruttamento". Uno striscione, tante bandiere e una presenza importante di lavoratori, cittadini e sindacati ha riempito piazza della Vittoria a Empoli ieri mattina nell’ambito dello sciopero di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il settore edile).Tre le ragioni della mobilitazione: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa. Ma visti i tragici fatti di cronaca è sul primo che ci si è soffermati di più. Ad aprire il presidio un minuto di silenzio accompagnato da applausi commossi. "Basta omicidi sul lavoro".

"Ancora una strage, nel bolognese. Ancora persone morte sul lavoro. Lo diciamo tutte le volte e a questo punto è bene tutte le volte scioperare e scendere in piazza, far sentire le nostre voci - è intervenuto Gianluca Lacoppola, coordinatore Cgil Empolese Valdelsa - E’ evidente che siamo in presenza di un sistema malato; non si muore per un destino cinico, o per disattenzione dei lavoratori, ma per i ritmi troppo alti, per il precariato che spingere ad accettare il lavoro a qualsiasi condizione. Non c’è tempo di formarli questi lavoratori, chiamati a produrre ma non a costruire elementi di salute e sicurezza che gli possano salvare la vita. E soprattutto si muore se si è stranieri".

Dopo la strage di via Mariti sul cantiere Esselunga, i sindacati sono di nuovo costretti a scioperare. C’è la necessità impellente di combattere. La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa. "Bisogna cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati".

Cosa occorre? Rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nelle aziende sanitarie locali. "Solo tre giorni fa, l’ennesimo grave incidente alla centrale elettrica di Suviana - ha ricordato dall’ufficio vertenze Cgil Veronica Scerrino - Il bilancio provvisorio è di 5 morti, 2 dispersi e 5 feriti gravi. Sono oltre 100 le vittime sul lavoro da inizio 2024. Innumerevoli gli infortuni, come quello avvenuto di recente in un’azienda di Cerreto Guidi. Serve un cambiamento di mentalità, che consideri la sicurezza sul lavoro un valore e un investimento e non un obbligo di legge". In piazza anche una delegazione locale di dipendenti Enel, profondamente toccati da quanto accaduto in seguito all’esplosione alla centrale sull’Appennino bolognese. "Siamo scioccati - ha detto Boris Gullo, empolese e dipendente Enel da 20 anni - I rischi a cui siamo esposti sono tanti. Il declino è sotto gli occhi di tutti".

"Siamo in vertenza con l’azienda - ha dichiarato Roberto Gestri, Filctem Cgil E-Distribuzione - Abbiamo già scioperato l’8 di marzo per le troppe esternalizzazioni programmate. Spero che a questo punto, si facciano due passi indietro. Enel sta dimostrando che subappaltare porta solo a questi risultati. Alla morte. C’è amarezza, ci voleva la tragedia per alzare i livelli di attenzione? Si sta facendo piazza pulita delle professionalità interne. Sul territorio abbiamo tanti appalti, altrettante esternalizzazioni, per le cabine primarie, ad esempio. Un tempo l’80% del lavoro era gestito dalle professionalità interne. Ad oggi ce ne resta un 20%. Il resto? Cediamo le chiavi a imprese esterne e a lavoratori che spesso non capiscono neppure la nostra lingua".

La mobilitazione non finisce qui. Il 20 aprile tutti a Roma per la manifestazione nazionale indetta da Cgil e Uil. I pullman partiranno dalla sede Cgil di Castelfiorentino alle 5,15, dall’ex mensa di Certaldo alle 5 e dal parcheggio del centro commerciale empolese alle 5,30.

Ylenia Cecchetti