In fuga dalle bombe fino al canile Accolti gli amici a quattro zampe

Un gruppetto di cani ucraini è arrivato in Italia grazie al sostegno di un’associazione e ora è ospite di Arca. Spaventati e disorientati, gli animali sono comunque in buone condizioni. E presto potranno essere adottati

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Anche loro hanno rischiato di morire sotto le bombe. Sicuramente per giorni hanno dovuto convivere con boati, esplosioni e distruzione. Ma grazie alla solidarietà di alcuni volontari di una associazione fiorentina sono stati portati in salvo, e dopo un giorno e mezzo di viaggio sono arrivati a Empoli dove hanno trovato qualcuno che si prenderà cura di loro. Quattro profughi ucraini a quattro zampe dai ieri sono ospiti del canile empolese Arca.

"Mi hanno contattato poche ore prima del loro arrivo dicendomi che c’era un’emergenza – racconta la presidente, Teresa Palvarini - Una associazione di Firenze era riuscita a recuperarli in territorio ucraino. Vagavano per le strade, da soli. Con un viaggio piuttosto complicato sono riusciti ad arrivare in Toscana, ma a quel punto c’era bisogno di trovare loro una sistemazione. Il nostro canile al momento ha disponibilità d’accoglienza e abbiamo subito detto di sì". Sono quattro cani di media taglia, tutti maschi, giovani, e apparentemente in buona salute. Tre di loro non hanno paura dell’uomo, anzi: si fanno avvicinare senza alcun timore e amano le coccole. Il quarto è un po’ più schivo e se ne sta in disparte. Ha una piccola lesione alla testa, che non è dato sapere come se la sia procurata.

"E’ molto probabile – prosegue la responsabile – che i più docili avessero dei padroni. Forse sono stati abbandonati perché chi fugge in treno può portare con sé solo animali di piccola taglia". Sono uno diverso dall’altro. Tutti e quattro meticci e molto carini: c’è lo spinoncino marrone, il lupetto con le gambe corte, uno invece molto snello e di colore arancio e bianco con occhi dolcissimi; ma anche il più ritroso, nero con pettorina bianca, piano piano si sta sciogliendo.

Hanno tutti un grande appetito, ma il recupero deve essere graduale con pasti completi ma leggeri: croccantini, scatolette di ottima qualità e carboidrati in piccole quantità. "I nuovi ospiti – spiega ancora la presidente - dovranno stare in quarantena per un certo periodo. Abbiamo creato loro dei recinti distanti dagli altri cani. Nei paesi dell’Est Europa è ancora molto presente la rabbia e poi non sappiamo se sono stati vaccinati. Apparentemente sembrano tutti sani, ma è importante monitorare il loro stato di salute nei prossimi giorni". Dopo tutte le analisi e gli accertamenti del caso i cani saranno chippati e a vaccinati. Dopodiché, molto probabilmente, potranno essere adottati, come tutti gli altri ospiti presenti all’interno del canile empolese che da anni porta avanti la sua attività con questi amici a quattro zampe.

Irene Puccioni