Disagi e incuria. Queste le parole che spiegano tutto per Simone Testai (Forza Italia). "Quasi tre mesi non sono stati al momento sufficienti per farsi dire per iscritto di chi è la competenza per la manutenzione di una strada – attacca l’esponente azzurro –. È la curiosa situazione inerente la querelle tra il sottoscritto consigliere comunale, il Comune di Fucecchio e la Città Metropolitana di Firenze riguardo alla posizione giuridica di via Provinciale Fiorentina nel centro abitato di Fucecchio".
"Una strada della quale pare che nessuno da tempo non si occupi più della sua manutenzione al tal punto che le pessime condizioni nelle quali versa il manto stradale sono state oggetto delle reiterate proteste dei cittadini sui social media – precisa Testai –. Per questo motivo ho scritto agli uffici comunali per chiarire ufficialmente una volta per tutte di chi sono le competenze su questa arteria locale. In data 14 aprile ho infatti inviato una Pec di accesso agli atti non ricevendo alcuna risposta fino allo scorso 3 luglio".
La risposta? "Nonostante i ripetuti solleciti, siamo ancora in attesa di riscontro in merito alle sue richieste, da parte della Città Metropolitana di Firenze, ente preposto alla gestione primaria della strada in oggetto".
"Attendere tutto questo tempo per avere una risposta ufficiale su una questione così semplice che possa permettermi di svolgere al meglio e con efficacia il ruolo di consigliere comunale, nell’esclusivo interesse della cittadinanza, francamente mi pare eccessivo – annuncia Testai –. Le mie intenzioni sono quelle di fare un esposto a chi ha la competenza su questa strada che da anni versa in pessime condizioni nell’indifferenza generale di chi deve invece preoccuparsene, tentativo che viene osteggiato da chi dovrebbe dare risposte certe e chiare ed invece si sottrae ai propri doveri".
Intanto Testai ha risposto alla mail: "ho consigliato agli uffici di attivarsi presso il sindaco di Fucecchio che ha deleghe alla Città Metropolitana per la viabilità affinché solleciti gli uffici metropolitani. un vero e proprio paradosso perché chi deve sollecitare ed il sollecitato nei fatti sono la stessa persona".