Il Genio e la battaglia di Anghiari. Maxi-murale per far rivivere il mito

Il dipinto, mai realizzato di Leonardo, ora diventa realtà nel centro storico della sua terra natia. Il Comune è pronto a spendere 25mila: la realizzazione entro la fine del 2024, c’è già l’incarico.

La Battaglia di Anghiari, il mitico dipinto di Leonardo mai realizzato (doveva veder la luce in Palazzo Vecchio a Firenze) ma di cui si conservano i disegni preparatori, si materializzerà presto in un grande murale esterno, ben visibile al pubblico, nel centro storico della sua patria, Vinci. Questo è certo, poiché è una decisione presa dal Comune. Altrettanto certo è quanto l’ente andrà a spendere: cifra notevole, 25mila euro.

In questi ultimi giorni, gli uffici pubblici di Vinci hanno difatti approvato il quadro economico e il cronoprogramma relativo alla realizzazione di quest’opera pittorica di arte contemporanea ispirata al progetto di Leonardo da Vinci dedicato alla raffigurazione della Battaglia di Anghiari.

C’è già l’incarico e come accennato già anche i tempi: la ‘Battaglia’ va fatta entro un anno, fine 2024. Rimane da capire il motivo. Eccolo: il Comune vuole incrementare "il patrimonio d’arte contemporanea della città con la realizzazione di un’opera pittorica di grandi dimensioni da destinare a spazi esterni cittadini". Il resto lo fa l’immaginazione: è concretamente probabile che migliaia e migliaia di persone siano poi attratte dalla visualizzazione della mitica ‘Battaglia’ di cui si è parlato tanto, proprio perché – di fatto – Leonardo ci ha lavorato dal 1503 al 1506 per poi abbandonare il progetto. Per oltre un anno, si occupò del cartone preparatorio nello studio ‘ad hoc’ per il Genio in Santa Maria Novella. Poi avviò il cantiere nella Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Vecchio. Arrivò a fare la parte centrale di quella che avrebbe dovuto essere una grande pittura murale celebrativa.

Leonardo si era affidato ad una tecnica ad olio analoga alla pittura ad encausto. Che si palesò come assai instabile sulla vasta parete. Andò a finire che il Genio lasciò i lavori e si trasferì a Milano. Invero, in Palazzo Vecchio, qualcosa era rimasto, ma nel 1563 le nuove pitture celebrative di Giorgio Vasari ed allievi, commissionate da Cosimo I de’ Medici, nascosero il tutto. Rimangono i disegni preparatori che Leonardo aveva messo a punto, e in base a questi oggi si procede. Cosa rimane da sapere? Il Comune uscirà allo scoperto su questo progetto ambizioso, con i dettagli dell’assegnazione e i prossimi step da seguire. La ‘Battaglia’ avrebbe dovuto celebrare uno scontro tra esercito fiorentino e milanese del 29 giugno 1440 ad Anghiari. Andrea Ciappi