REDAZIONE EMPOLI

“Il fine giustifica i mezzi”: basta razzismo

Gli studenti utilizzano lo storico motto di Machiavelli per spiegare la necessità di cancellare per sempre questa disuguaglianza

Il 21 marzo si è celebrata “La Giornata Mondiale contro il Razzismo” e anche la 2 G ha voluto dare il suo contributo alla lotta nei confronti di questo male che ancora oggi affligge il mondo, l’Italia, la scuola, gli amici. Episodi grandi e piccoli correlati a questo tema sono purtroppo quasi all’ordine del giorno, legati molto spesso a ignoranza, stereotipi, pregiudizi.

Tutti termini che la 2 G ha imparato a conoscere a scuola in quest’anno e mezzo; infatti, nel corso del Medioevo gli Ebrei, in seguito ad accuse infondate, furono spesso trattati alla stregua di animali, poco dopo la scoperta dell’America cominciò la tratta degli schiavi provenienti soprattutto dall’Africa e nel corso del 1600 venne avviata una campagna di persecuzione pressoché sistematica nei confronti di alcune donne, la tristemente famosa “caccia alle streghe”. Adesso, però, la necessità è un po’ quella di riscrivere le pagine dei libri di storia che a breve saranno riempite dalle tristi vicende legate alla pandemia in seguito alla diffusione del Covid-19, aggiungendo un capitolo essenziale, quello legato alla lotta e all’auspicabile definitiva sconfitta del razzismo, un cancro da estirpare il prima possibile che affligge la nostra società ormai da troppo tempo.

Del resto è ormai iniziato il 2021, numerosi sono i passi avanti che la civiltà ha fatto, altri ne restano da compiere, come ad esempio la necessità di ripensare la vita umana rispettando l’ambiente e di conseguenza anche “l’altro”, il “diverso”, colui che per le sue peculiarità non deve essere visto come una minaccia ma come una ricchezza in grado di apportare nuovi insegnamenti ad una società che troppo spesso è statica, intimorita dalla possibilità di perdere il suo benessere. Non esistono uomini superiori e inferiori, ma esistono persone più o meno fortunate.

L’essere umano non è misurabile in base al luogo di origine o in base al censo, semplicemente è un essere umano che deve usare l’intelletto, qualità per antonomasia dell’uomo, per aiutare coloro che sono più sfortunati così da contribuire a limitare le disuguaglianze che non sono legate al Dna ma a fattori storici, politici, sociali, economici. La classe ha da poco finito di studiare e analizzare Niccolò Machiavelli il quale affermava, sebbene in un altro contesto: “Il fine giustifica i mezzi”. Ecco, nel 2021 non c’è più posto per il razzismo, è necessario “lottare” (i mezzi) per eliminarlo (il fine) una volta per tutte.