
EMPOLI
Come si presenterà il teatro comunale del futuro? Come si inserirà nel contesto urbanistico? E come dialogherà con le strutture già presenti nell’area?Risponde il plastico tridimensionale: un modo semplice ed immediato per comunicare alla città il volto del “Ferruccio“. Ci sono le auto parcheggiate, gli alberi, il nuovo posteggio interrato, ogni elemento è stato rappresentato realisticamente. Dalla carta al progetto: ora immaginare le sale è un gioco. Il plastico architettonico è stato svelato al Museo del Vetro: ecco, dunque, come sarà il nuovo Parco Culturale. Realizzato dal geometra Valter Sambi in scala 1:200, a colori e illuminato con impianto led, nasce dal concept di progetto dell’architetto Luca Ruzza di Openlab company, di concerto con l’ufficio tecnico. Il progetto, insomma, si fa più comprensibile rispetto ai semplici elaborati grafici.
Osservando il plastico è facile immergersi in quello che sarà un teatro contemporaneo con una sala da 250 posti (ampliabile a 499 mediante una parete divisoria mobile e poltrone in blocchi retraibili). E si vede la sala conferenze da 190 posti. Una dotazione scenica funzionale per tutti i tipi di spettacoli, con la presenza anche della buca dell’orchestra. La torre scenica sarà 2 metri più alta del filo dei palazzi adiacenti, un ‘punto di riferimento’ luminoso in vetro verde empolese. Prima se ne parlava; ora si tocca con mano. E ancora le residenze temporanee per artisti, lo spazio per esposizioni temporanee, bookshop, caffetteria e bar panoramico. Il costo è di 9 milioni di euro completamente finanziato con fondi Pnrr. "Il nuovo Parco culturale – ha spiegato Brenda Barnini, sindaco di Empoli – diventerà la porta di accesso pedonale e di viabilità a Empoli lato Arno. Recuperiamo così il rapporto con il fiume. Cambierà la modalità di accesso al parcheggio del Palaexpo, in un’ottica di riacquisizione di spazio a vantaggio di pedoni, ciclisti, famiglie. Il tutto per dare una risposta all’esigenza di nuovi spazi destinati alla cultura pervenuta dai cittadini stessi". Tradurre su plastico le volontà manifestate dagli empolesi: questa la sfida dei progettisti che hanno dato forma ad un luogo di appuntamenti, di incontri, eventi per le famiglie, "un centro nel centro che completa il disegno di rigenerazione urbana in atto – dice Barnini – Ad oggi abbiamo aperti cantieri di opere pubbliche per un valore di 30milioni di euro". "La visione di un teatro immaginato era già molto precisa – conclude Ruzza – Il cuore?La sala teatrale. Pensiamo ad uno spazio che apre la mattina presto per chiudere la sera tardi, a servizio di un’utenza transgenerazionale".
Ylenia Cecchetti