"Il fallimento della Shelbox: una speranza sfumata in Vaticano"

Una lettera a Papa Francesco porta un imprenditore argentino a interessarsi al caso Shelbox, ma la trattativa fallisce nel settembre 2014. 147 lavoratori e le loro famiglie sperano in un futuro migliore.

Una serie di occasioni sfumate e di speranze dissolte come bolle di sapone. Tra le tante notizie che tra il 2013 e il 2014 balzarono agli onori della cronaca sul caso Shelbox se ne ricorda una su tutte. La vicenda dell’azienda, leader nazionale del settore delle case mobili, arrivò addirittura in Vaticano. La disperazione portò i 147 lavoratori castellani a inviare una lettera a Papa Francesco. Gli operai cassintegrati per il fallimento dell’azienda e in grave difficoltà economica, parteciparono poi, con le loro famiglie, in piazza San Pietro a un’udienza con il Santo Padre. Marco Di Lauro, imprenditore argentino, apprese la storia proprio grazie alle parole del Papa e decise di interessarsi alle sorti dell’azienda. Ma la trattativa che avrebbe dovuto riscrivere il futuro della Shelbox saltò. Era il settembre del 2014.