REDAZIONE EMPOLI

Il Consorzio Icaro: "Vogliamo chiarezza e risposte ufficiali"

Nella vicenda si è inserita la proposta di un altro gruppo, privato, che vuole realizzare un intervento a Castelfiorentino

Si parla ancora di forno crematorio a Empoli. L’argomento è portato di nuovo alla ribalta dal consorzio Icaro, costituito dalle Misericordie di Empoli e Montelupo, Pubblica assistenza montelupina, Pubblica assistenza Croce d’Oro di Montespertoli e Gente Come Noi coop. sociale. Si tratta del gruppo che tre anni e mezzo fa presentò al Comune un project financing per la costruzione di un forno crematorio: un intervento da circa due milioni di euro che dopo la concessione iniziale resterà di proprietà dell’ente pubblico e in cui è prevista anche la costruzione di una strada di collegamento fra due frazioni.

Fu lo stesso comune di Empoli, nel febbraio 2019, a far sapere di aver "avviato una valutazione" attraverso una società di consulenza. "Nel corso di questi anni – dice il consorzio –, in contesti molto diversi, siamo stati definiti privati, lasciando intendere che questa operazione sia un favore del pubblico a una società. Non è così: noi siamo privato sociale, per cui abbiamo l’obbligo, come prevede la legge per il terzo settore, di reinvestire nelle attività delle associazioni e della cooperativa gli eventuali proventi dell’attività. In questi giorni il comune di Castelfiorentino ha comunicato che una cordata di imprese del Nord Italia, che deduciamo siano private, ha richiesto la possibilità di presentare un altro project financing per costruire un forno crematorio in quel comune, manifestando il suo favore con una decisione di giunta. Noi abbiamo speso molto sul progetto, soldi che potevamo impiegare nelle nostre attività istituzionali. Non sappiamo perché da tre anni e mezzo il comune di Empoli tenga fermo il nostro ‘project’. Chiediamo chiarezza e risposte ufficiali".

I.P.