Il consiglio comunale va in aiuto dei circoli Arci in profonda crisi

Si punta all’esonero del pagamento di canoni e concessioni e si chiede di riattivare almeno l’asporto

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Tra le strutture che stanno pagando a caro prezzo le limitazioni imposte dai Dpcm ci sono sicuramente i circoli Arci. Da ottobre anche i bar all’interno delle case del popolo sono considerati parte delle strutture di aggregazione sociale chiuse per decreto e quindi, da allora, non hanno avuto la possibilità di lavorare neanche per l’asporto o le consegne a domicilio. Nell’ultimo consiglio comunale, prima di Natale, è stata quindi approvata una mozione di Fabrica Comune per aiutare in maniera concreta i circoli empolesi cosi duramente colpiti dalla crisi. Il provvedimento è stato votato all’unanimità dalla maggioranza, ma ha visto i voti contrari dei consiglieri di Fratelli d’Italia e l’astensione da parte della Lega.

Tra le motivazioni della mozione anche l’importanza sociale e culturale che le case del popolo rivestono, da qui l’impegno per il sindaco e la giunta di verificare con governo e regione se in qualche modo sia possibile rivedere le norme che impongono certe chiusure, fermo restando la necessità di garantire il distanziamento ed il rispetto delle norme anti assembramento. Più nel concreto si punta a ottenere misure che aiutino dal punto di vista economico gli stessi circoli, come l’esonero dal pagamento di canoni o concessioni laddove ci fossero degli enti pubblici coinvolti, ma anche un impegno nei confronti dei privati proprietari dei fondi per calmierare i prezzi degli affitti. Chiesta anche la sospensione della Tari e delle quote Imu che spettano al Comune di Empoli, ma anche contributi a fondo perduto a tutte quelle associazioni al momento ferme. Questo provvedimento, tra l’altro, è già stato adottato dalla stessa amministrazione. Si chiede infine di poter riattivare almeno il servizio di asporto per le attività di somministrazione all’interno dei circoli.