GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Il calo delle imprese artigiane . Ma il Circondario regge l’urto. E la Valdelsa va in controtendenza

Il numero delle attività è diminuito dell’1,3 per cento rispetto a un anno fa attestandosi a quota 4475. Ma è una contrazione più contenuta se confrontata con quella media dell’area della Città Metropolitana . .

Il 37% delle imprese artigiane attive si occupa di costruzioni, ristrutturazioni o servizi collaterali

Il 37% delle imprese artigiane attive si occupa di costruzioni, ristrutturazioni o servizi collaterali

EMPOLESE VALDELSA

Il numero delle imprese artigiane attive nel Circondario dell’Empolese Valdelsa è calato dell’1,3% rispetto ad un anno fa, attestandosi a quota 4475. Una contrazione se non altro più contenuta rispetto alla media del territorio metrocittadino, che è arrivata invece ad un "segno meno" del 2,1%. Sono i numeri relativi all’artigianato per il primo trimestre del 2025 forniti da CNA Firenze Metropolitana, che fotografano una situazione ambivalente. Da un lato c’è l’Empolese, che rispetto alla Valdelsa fiorentina mantiene un maggior numero di aziende (3465) ma fa registrare una diminuzione delle stesse del 2,1%. Il distretto valdelsano ha evidenziato al contrario un lieve incremento numerico, con le ditte cresciute dello 0,9% e salite a quota 1280. Per quanto concerne i settori di occupazione, è l’edilizia a farla da padrone: il 37% delle imprese artigiane attive nell’Unione si occupa di costruzioni, di ristrutturazioni o di servizi collaterali, mentre il 31% opera nell’ambito dei servizi e delle riparazioni. Poco meno di un terzo delle aziende (il 30%) lavora invece nel settore manifatturiero, a fronte del restante 2% che opera in altre attività non rientranti in quelle sopracitate.

Numericamente parlando, è come previsto Empoli ad avere il maggior numero di ditte artigiane dell’Unione: il report di CNA basato sui dati della Camera di Commercio di Firenze ha contato per il "capoluogo" dell’Empolese Valdelsa 1.209 imprese attive allo scorso 31 marzo, in lievissima flessione (-0,3%). Al secondo posto c’è Fucecchio, che però ha fatto registrare a quanto pare un segno meno importante: il territorio comunale ha perso nell’ultimo anno il 4,2% delle aziende artigiane, attestandosi attualmente a quota 622. A completare l’ipotetico podio c’è Castelfiorentino, che ha evidenziato una lieve crescita (0,5%) e può contare sul proprio territorio 592 aziende artigiane. Positivo anche il dato che riguarda Certaldo: il numero di ditte artigiane è cresciuto rispetto al 2024 di oltre un punto percentuale (1,5%, per la precisione) salendo a quota 470 unità. Al quinto posto c’è Vinci: 417 imprese, seppur l’analisi abbia registrato una diminuzione dello stesse pari al 2,6%. Anche a Montespertoli c’è stato un decremento in termini di imprese attive pari al 3,6%, che ne ha fatto scendere il numero a 398. Subito dopo c’è Montelupo con 364 aziende, per un dato che, fa sapere CNA, è rimasto stabile rispetto allo scorso anno. Un altro segno meno del 3,6%, come nel caso di Montespertoli, è stato segnalato anche a Cerreto Guidi (che sempre stando all’ultima rilevazione può contare adesso su un tessuto artigiano di 293 unità. Decremento meno marcato rispetto a Cerreto e Montespertoli, ma piuttosto rilevante, anche per Capraia e Limite: -3%, con il conteggio delle imprese artigiane attive sceso a 162. In penultima posizione c’è Gambassi, con 132 aziende (per un dato rimasto inalterato rispetto allo scorso anno). E a chiudere l’elenco c’è infine Montaione, che pur avendo il dato numerico più basso ha riscontrato la crescita percentuale più alta: 86 imprese, per un aumento del 2,4%.

Giovanni Fiorentino