Un debutto con numeri carichi di significato. Otre 150 persone hanno affollato la casa del popolo di Sovigliana, per la presentazione della candidatura a sindaco di Vinci di Sara Iallorenzi per le primarie del Pd. Prima del vicesindaco sono intervenute 7 persone, che hanno raccontato le proprie esperienze e cosa si aspettano per la loro frazione e per Vinci. Storie personali e individuali con piccoli e grandi problemi, che si intrecciano anche con le opportunità che Vinci potrebbe offrire. "La mia candidatura alle primarie – ha detto Iallorenzi – è stata una scelta molto ponderata, perché fare il sindaco oggi non è per niente facile. Peraltro una donna sindaco a Vinci manca da 30 anni".
Ma ecco le proposte nel dettaglio. "Nella mia idea della nuova Vinci – ha detto –: penso a due boschi urbani, uno nella zona di Petroio e l’altro in via Alfieri, che siano polmoni verdi, luoghi di aggregazione per le famiglie, per i giovani, dove realizzare eventi. Un coworking per giovani che decidono di iniziare un’attività, ma non possono permettersi l’affitto di un locale. Abbiamo già individuato un luogo, il centro civico digitale, che potrebbe ospitare queste persone". E ancora: "Una passerella ciclo-pedonale che collega Sovigliana alla zona dell’ospedale, sarebbe un beneficio per il traffico e un vantaggio per il cittadino che potrebbe raggiungere quella zona senza dover attraversare i ponti De Gasperi e Calamandrei – ha aggiunto –. Sviluppare una rete di car e bikesharing per turisti che arrivano senza un mezzo proprio". Uno sguardo attento anche alla frazioni. "Per Spicchio dobbiamo pensare alla riqualificazione del lungarno Gramsci, del Cavallotto, di via Limitese e di via Battisti con la creazione di un percorso di marciapiede sicuro che va dal ponte De Gasperi alla sede del Comune – ha aggiunto ancora Iallorenzi –. È un tratto del lungarno di Spicchio che ha bisogno di essere rivisto e va valorizzato". Cultura e turismo dovranno essere un volano nel futuro: "Dobbiamo puntare in alto, Vinci ha le caratteristiche per diventare, ancora di più, il centro degli studi su Leonardo".