I vandali sfregiano il presepe. Decapitate otto statuette su dieci: "Una chirurgica azione sacrilega"

Scatta la denuncia ai carabinieri. Giglioli (Lega): "La vicenda non può essere minimizzata come una ragazzata"

I vandali sfregiano il presepe. Decapitate otto statuette su dieci: "Una chirurgica azione sacrilega"

I vandali sfregiano il presepe. Decapitate otto statuette su dieci: "Una chirurgica azione sacrilega"

Qualcuno ha vandalizzato il presepe di via XX Settembre, a Castello alta: più di una mezza dozzina di statuette raffiguranti personaggi della Natività sono infatti state decapitate, per un atto vandalico già segnalato ai carabinieri. Lo ha fatto presente Susi Giglioli, consigliera della Lega, raccogliendo la segnalazione della residente che subito dopo essersi accorta dell’accaduto ha sporto denuncia. "La realizzazione di un presepe, soprattutto per i ragazzi è espressione di partecipazione e di condivisione di quei valori che sono alla base della nostra religione e delle nostre tradizioni – ha commentato l’esponente del centrodestra –. Un lavoro umano più che pecuniario, considerato che il costo dell’opera si quantifica in poco più di cento euro di materiali. Per questi motivi, trovarsi di fronte al proprio lavoro con alcuni personaggi del presepe decapitati, ha suscitato rabbia e delusione. Oltre ad una sensazione di sacrilegio".

L’episodio ai danni della via dei Presepi di Castelfiorentino si è verificato a quanto sembra lo scorso martedì, indicativamente fra le 14 e le 19. I vandali hanno preso di mira otto statuette su dieci, tranciandone di netto la testa e lasciando le teste sul posto. La cittadina ha fatto sapere di aver deciso di presentare denuncia anche per poter appendere una copia del verbale sul presepe danneggiato, in modo da far sì che l’autore si "renda conto della gravità della sua azione" qualora dovesse nuovamente passare dalla zona. Anche perché il manufatto è stato realizzato dai bambini dell’Associazione via dei Presepi. Le ricerche potrebbero però essere penalizzate dal fatto che, stando a quanto dichiarato alle forze dell’ordine, in quel punto specifico non sarebbero presenti telecamere di videosorveglianza. Chissà che nei prossimi giorni non possano però esserci novità. "Di sicuro la vicenda non è confortante e non può essere minimizzata come una ragazzata – ha chiosato Giglioli – poiché non è stata la distruzione confusa e irrazionale di un’opera ma una precisa, chirurgica e simbolica azione sacrilega a uno dei principali simboli della nostra religione. Su questo dobbiamo essere tutti d’accordo, chiunque l’abbia commessa".

Giovanni Fiorentino