
I traguardi del colosso dei sensori. Ceam festeggia i primi 60 anni
Una bella festa, carica di significati, per i primi 60 anni di Ceam. Una festa nel castello di Coiano con colleghi e amici. "Anche se lo stile dell’azienda è sempre quello di lavorare in silenzio senza dare clamore ai tanti e importanti traguardi raggiunti – spiega il presidente, Simone Campinoti - stavolta era davvero il caso di fermarsi un attimo. Ci siamo guardati dietro e ci siamo accorti che la strada percorsa era davvero lunga, 57 anni formalmente dalla costituzione dell’azienda ma di fatto 60 da quando mio padre Francesco, in quel garage, in parallelo al lavoro da tecnico alla vetreria Fiascai, iniziava a sperimentare e organizzare il suo sogno di mettersi a produrre sensori di temperatura e sistemi di controllo". Oltre a questo inventò anche il nome C.e.a.m. che era l’acronimo di quello che andava a fare: costruzioni elettriche apparecchi di misura, "nome che tuttora manteniamo, come anche la produzione storica, pur molto ampliata e estesa sotto ogni punto di vista", dice Campinoti. Poi uno sguardo al futuro. "Dopo di me e mia sorella Paola sono già pronti a dirigere saldamente la nave i due nipoti, Matteo e Pierfrancesco – prosegue –. Da quel garage di casa siamo diventati un solidissimo gruppo privato composto da varie aziende". L’azienda produce sensori sempre più tecnologici grazie all’introduzione massiccia dell’elettronica digitale. "Soprattutto, dai soli sensori, siamo stati capaci di fare il salto ai sistemi, con l’idea di sviluppare una piattaforma tecnologica software – conclude –, anticipando di anni l’epoca degli Iot e del cloud Industriale, tanto che da anni ormai è una business-unit indipendente che presto diverrà azienda grazie a un’escalation che vede tra i nostri clienti i nomi delle multinazionali più importanti del mondo".