CERTALDO
Avventori ubriachi, molesti e fastidiosi. Atti vandalici. E un’attività costretta a chiudere alle 18 rispetto all’orario canonico delle 21,30 perdendo pazienza e fatturato. Un precedente c’è già: il Jam Cafè di Certaldo ad agosto aveva adottato la stessa misura del Circolo montelupino. Dopo due episodi violenti nel giro di due giorni, per protesta i titolari della pasticceria artigianale di piazza Masini avevano deciso di chiudere nel pomeriggio, "per tutelare l’incolumità dei clienti e dei dipendenti. Un grido di aiuto per continuare a lavorare con serenità". Un messaggio amaro, quello condiviso da Gianni Galli e Raffaele Biotti, che si sono visti costretti a chiudere in anticipo per una settimana, prima di andare in ferie. "La misura ha funzionato - è il bilancio stilato da Galli - C’è stato il silenzio totale da parte delle istituzioni. Ci siamo sentiti soli. I commercianti e la clientela hanno mostrato invece grande solidarietà. Fortunatamente la situazione alla riapertura è molto migliorata".
Sortito l’effetto desiderato. "Ne avremmo fatto a meno. Ma il segno di protesta, l’unico che avevamo a disposizione, è servito". In quel caso a impedire al locale di poter lavorare in tutta tranquillità è stato prima un ragazzo ubriaco e violento che nonostante l’invito ad allontanarsi continuava a prendere alcolici dal frigo senza pagare. Ha poi scaraventato gli sgabelli contro la vetrata della pasticceria danneggiando le due porte di ingresso. Il secondo avventore, straniero, al "consiglio" di fermarsi con l’alcol, ha aggredito verbalmente i dipendenti del bar, spingendoli a tirar giù il bandone in via straordinaria. Y.C.