Guarisce dal Covid e stampa 10mila copie di una brochure su come affrontare il virus

L'iniziativa di un imprenditore di Empoli. "Sono stato ricoverato, sono stato male. Per fortuna ce l’ho fatta. Così, appena uscito, ho pensato a cosa potessi fare per le persone che stavo continuando a soffrire e per i loro familiari"

Borsellini con la sindaca Barnini

Borsellini con la sindaca Barnini

Empoli (Firenze), 13 marzo 2021 - Un imprenditore 60enne di Empoli (Firenze), Gian Luca Borsellini, ha deciso di stampare in proprio 10mila copie di una brochure per fornire consigli ai malati di Coronavirus, dopo essere stato a sua volta ricoverato in ospedale per infezione da Covid-19. La vicenda viene resa nota dall'amministrazione comunale in una nota. Il titolo della brochure è "Covid19, come affrontarlo".

L'uomo, per realizzare l'opuscolo, si è fatto aiutare dal direttore di medicina II interna dell'ospedale 'San Giuseppe', Luca Masotti, e dal nipote vignettista Damiano Salvadori. Nelle prossime settimane l'opuscolo sarà messo in distribuzione a Empoli dopo che il Comune ha deciso di patrocinare l'iniziativa. 

Borsellini ha contratto il Covid lo scorso novembre e per tre settimane ha dovuto convivere con questo incubo fino, per fortuna, a vincere la battaglia. Sessant’anni, empolese, una moglie, una figlia e un figlio, titolare di una ditta che produce ed esporta articoli da bagno di alta gamma, Borsellini è una persona normale che come tante ha dovuto vivere per un mesetto da positivo. «Sono stato ricoverato, sono stato male. Non come tanti altri, ma ho avuto i miei problemi. Per fortuna ce l’ho fatta. Così, appena uscito, ho pensato a cosa avevo imparato. A cosa potessi fare per le persone che stavano continuando a soffrire e per i loro familiari – racconta Borsellini -. Ho riflettuto e mi sono reso conto che il senso di smarrimento che si ha per tutto ciò che ti sta accadendo quando sei positivo è notevole. Era importante far capire cosa bisogna fare, è fondamentale sapere per affrontare il tutto con consapevolezza. E così è venuto fuori questa brochure».

«Mi sono fatto aiutare dal dottor Luca Masotti, direttore di medicina II interna dell’ospedale ‘San Giuseppe’ di Empoli per le informazione scientifiche. Mentre mio nipote, che fa il vignettista, Damiano Salvadori (demicostyle), ha impreziosito la pubblicazione con i suoi disegni per renderli il tutto più carino e comprensibile».

Insomma dalla sua esperienza personale Borsellini ha tirato fuori un bel ’vademecum’che descrive molto quali sono le tappe di un ‘positivo al Covid’, sottolineando l’importanza di anticipare il virus stando attenti ai primi sintomi, sottolineando quanto sia fondamentale il saturimetro definito vero e proprio ‘salvavita’.

«In questo volantino – conclude – ho spiegato quali siano le poche certezze che servono a darti la serenità sebbene tu sia colpito da questo brutto virus. Lo ho voluto presentare al sindaco Brenda Barnini che mi ha concesso anche il patrocinio del Comune di Empoli e di questo la ringrazio».

«Sono io che devo ringraziare questo nostro imprenditore della zona che sta dando un gran bell’esempio di sensibilità e di generosità. La sua idea sarà molto utile a tutti coloro che si troveranno di fronte al Covid – ha sottolineato il sindaco di Empoli Brenda Barnini –. Questa iniziativa è stata subito apprezzata e dimostra come se da un lato ci abbia distanziato fisicamente, questa pandemia abbia riacceso in molti di noi sentimenti di vicinanza e di solidarietà. Colgo l’occasione per ricordare a tutti di continuare a impegnarci nel mantenere le regole elementari che ormai abbiamo imparato: mascherina indossata, igienizzazione delle mani anche una volta in più del necessario ed evitare assembramenti».

«Iniziative come queste meritano di essere valorizzate al meglio. Ho sostenuto fin da subito l'idea del signor Borsellini – ha detto il dottor Luca Masotti – perché ritengo sia importante riuscire a condividere la propria esperienza personale attraverso un opuscolo informativo sui giusti comportamenti da adottare in caso di positività da Covid. È un gesto di valore per la collettività».