Gls, i lavoratori in sciopero. La protesta contro i cambi d’appalto: "Non siamo pacchi da smistare"

In trenta incrociano le braccia e protestano nel piazzale dell’azienda di logistica: "Vogliamo diritti e dignità"

Gls, i lavoratori in sciopero. La protesta contro i cambi d’appalto: "Non siamo pacchi da smistare"

Gls, i lavoratori in sciopero. La protesta contro i cambi d’appalto: "Non siamo pacchi da smistare"

Montelupo Fiorentino, 24 maggio 2024 – Lavoratrici e lavoratori in stato di agitazione. Siamo alla filiale di Montelupo Fiorentino della Gls Enterprise. Ieri una trentina di persone si sono radunate fin dalla mattinata, e per buona parte del pomeriggio, nel piazzale dell’azienda di logistica con sedi in tutta Europa e negli Stati Uniti, e che sul territorio si trova in via del Lavoro.

"Non siamo merce, non siamo pacchi da smistare da un’azienda all’altra, vogliamo diritti e dignità", è ciò che chiedono lavoratrici e lavoratori che hanno incrociato le braccia per dire basta ai cambi appalti.

"Da due giorni facchini e corrieri, assunti in appalto dall’azienda Elettra, sono in sciopero a causa dell’imminente cambio appalto, previsto per lunedì 27 maggio, e che vedrà subentrare l’azienda Transporter Logistica (Gruppo Melella) – si legge in una nota diffusa dagli operai del magazzino –. Un cambio che riguarderà anche le sedi di Campi Bisenzio e Prato, per un totale di oltre 250 addetti. Il secondo cambio appalto che avviene nel giro di pochi mesi, dato che l’ultimo è da ricondursi allo scorso mese di settembre".

"Critichiamo da tempo il sistema di appalti e subappalti che caratterizza in particolare il settore logistica e del trasporto merci, il quale, oltre a creare notevoli disagi di natura contrattuale, economica e fiscale ai lavoratori, de-responsabilizza la committenza e crea un sistema di relazioni industriali complicato dove spesso, purtroppo, fare lo scaricabarile appare tanto semplice quanto naturale – prosegue il comunicato –. A fronte di un altro cambio d’appalto che la committenza Gls pretende di imporre con pochi giorni per esperire le corrette procedure al fine di garantire la continuità occupazionale, dare garanzie sui pregressi, tempistiche di pagamento delle spettanze maturate con l’azienda uscente, la stabilizzazione di chi lavora in magazzino anche da due/tre anni e la corresponsione dell’indennità risarcitoria di disagio legata all’ennesimo cambio appalto, i lavoratori all’unanimità hanno deciso di dar vita ad uno sciopero, con blocco delle merci. Non si può più aspettare, esigiamo delle risposte chiare e messe nero su bianco e non intendiamo cedere di fronte a ricatti".

Presidi e agitazioni che non sono nuovi nel settore della logistica. Lo scorso 1 maggio, per esempio, ad alzare la voce erano stati i dipendenti della sede Gls di Campi Bisenzio per il rinnovo del contratto nazionale della logistica scaduto il 31 Marzo. Nello stesso mese, invece, agli stabilimenti lombardi di San Giuliano Milanese e Lainate ci sono stati degli scioperi sempre per dire basta allo sfruttamento del sistema degli appalti.