Georgofili, trent’anni dopo la strage L’asilo comunale è stato intitolato a Nadia e Caterina Nencioni

Le sorelle vittime con i genitori e Dario Capolicchio dell’attentato. Il sindaco Giunti: "Un tributo doveroso"

Georgofili, trent’anni dopo la strage  L’asilo comunale è stato intitolato  a Nadia e Caterina Nencioni

Georgofili, trent’anni dopo la strage L’asilo comunale è stato intitolato a Nadia e Caterina Nencioni

Una targa, messaggi e disegni. All’ingresso dell’edificio ora c’è “Tramonto“, una poesia che la piccola Nadia aveva scritto sul quaderno di scuola pochi giorni prima dell’attentato. Ora, quelle parole sono incorniciate all’entrata della scuola dell’infanzia di Capraia e Limite che da oggi porta un nome importante, anzi due. L’asilo comunale è stato intitolato a Nadia e Caterina Nencioni, vittime della strage dei Georgofili a Firenze. Le sorelle persero la vita insieme ai genitori Angela Fiume e Fabrizio Nencioni e allo studente Dario Capolicchio, nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993. Nel trentesimo anniversario di questa tragedia, un ricordo tangibile sul territorio.

Alla cerimonia di intitolazione - la targa è stata benedetta dal parroco don Franco Sgrilli - hanno partecipato i parenti della famiglia Nencioni e Fiume, alunni, insegnanti e tanti rappresentanti delle istituzioni del territorio. Un momento sentito e davvero emozionante condiviso insieme allo zio delle sorelle Nencioni, Luigi Dainelli, e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Capraia e Limite, Laura Lozzi. Non sono mancante brevi ’incursioni’ letterarie curate dagli studenti delle classi quinte elementari e delle prime medie, che hanno letto poesie e riflessioni sulle note della canzone “Voglio un mondo diritto“, intonata dai bambini della scuola dell’infanzia. "Intitolare una strada o una scuola costituisce un momento importante per tutta la comunità - ha affermato il sindaco di Capraia e Limite, Alessandro Giunti - Significa conservarne il ricordo nel tessuto di un territorio. Questo è un doveroso tributo alle vittime, un modo per non dimenticare una delle pagine più tragiche della nostra storia recente. Il senso delle istituzioni, della democrazia, della legalità devono permeare ogni aspetto e ogni livello della nostra società, non lasciando spazio alla violenza e al crimine". "La scelta di legare il nome della scuola dell’infanzia a due vittime della strage dei Georgofili è molto importante - ha sottolineato Simona Rossetti, sindaco di Cerreto Guidi con delega all’istruzione dell’Unione dei Comuni - La memoria storica è preziosa e questo è uno dei modi per conservarla". "La scuola dell’infanzia - ha commentato, infine, il consigliere regionale Enrico Sostegni, ex sindaco di Capraia e Limite a cui si deve la costruzione dell’edificio scolastico - rappresenta la centralità che la nostra comunità ha voluto dare all’istruzione e ai valori di crescita, socializzazione ed apprendimento. L’aver scelto in modo partecipato di intitolare la scuola a due piccole vittime di mafia dimostra una pregevole sensibilità nella cultura della legalità e della memoria".