Forza Italia svela le sue strategie : "Pronti a cavalcare il cambiamento"

Il vice segretario nazionale Bergamini ha analizzato le priorità locali e le ambizioni ad ampio raggio "Campinoti la figura giusta per affrontare tutti i temi. Alle europee? La doppia cifra è alla nostra portata".

Forza Italia svela le sue strategie : "Pronti a cavalcare il cambiamento"

Forza Italia svela le sue strategie : "Pronti a cavalcare il cambiamento"

EMPOLI

Una cena conviviale per lanciare la candidatura per il centrodestra a sindaco di Simone Campinoti, è stata l’occasione per riunire a Empoli i vertici di Forza Italia. Oltre al segretario regionale Marco Stella e del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, candidato al Parlamento Europeo di Forza Italia, era presente anche la vice segretario nazionale, onorevole Deborah Bergamini. La quale ha colto l’occasione per fare non solo un punto sulle strategie del centrodestra per il territorio, ma anche per analizzare a più ampio respiro l’avvicinamento del partito alle regionali e alle europee. "Prima di tutto abbiamo cercato di selezionare una buona classe dirigente, tanto che le nostre liste raccolgono persone che sono espressione delle diverse porzioni della comunità – spiega –. Ossia quelle risorse che riteniamo più adatte a cambiare passo. Le priorità? Sono la sicurezza, la salvaguardia e sviluppo dell’economia, la sanità, il sistema giudiziario con la questione del tribunale. Noi dobbiamo garantire quei servizi senza i quali non si può stare bene, ma dopo questo per noi la parola chiave è libertà, naturalmente nel rispetto delle regole".

"Sempre in chiave locale pensiamo che la candidatura di Campinoti interpreti proprio questa vicinanza con i problemi di questa città, che sono tanti, oltre a una propensione a innovare, cambiare, che è quello che a mio parere la classe politica ha un po’ perso con il passare degli anni – prosegue Bergamini –. Credo che sia una figura che possa affrontare tutti i temi con il giusto equilibrio tra la capacità di innovare e il rispetto per la comunità in cui vive". Ampliando un po’ l’orizzonte l’ambizione di Forza Italia è quella di poter giocare un ruolo importante anche in Toscana. "Noi pensiamo di poter rappresentare l’interesse dei toscani, nel senso che forse è venuto il momento di avere fiducia nel centrodestra anche là dove non ha mai governato – chiosa –. Non per niente dove in questi anni abbiamo governato, tra cui in sette capoluoghi di provincia in Toscana, ci è poi stata riconfermata la fiducia. Oggi il mondo si sta trasformando a grande velocità e questo momento di trasformazione non va temuto, ma cavalcato e noi ci candidiamo a farlo anche là dove sono rimaste, diciamo, delle cittadelle ‘rosse’, ancora ancorate a un sistema che magari avrà pure funzionato in passato, ma che oggi non riesce a stare al passo con i tempi".

Ambizioni che si riflettono poi anche a livello europeo. "Pensiamo che sia alla nostra portata la doppia cifra, se non addirittura superarla. Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo, che sarà ancora il primo partito in Europa e avrà quindi la responsabilità di disegnare la nuova commissione europea, con tante sfide da affrontare: dalla conflittualità alle porte dell’Europa, con la necessità di una politica di difesa, alla sfida economica per tenere competitive le nostre imprese, fino all’immigrazione e al Green Deal, con il quale ci dobbiamo sì dare degli obiettivi di transizione ambiziosi, ma senza troppi vincoli per le famiglie e le aziende. Per questo vorremmo avere un’Italia più forte là dove si decide". Infine l’onorevole si sofferma sull’incarico di vice segretario nazionale per il quale è stata eletta lo scorso febbraio. "Sento fortemente questa responsabilità perché il partito è in grande trasformazione ed io mi sento parte integrante e importante di questa trasformazione – conclude –. Il mio è un ruolo di supporto al nostro segretario nazionale Tajani, che ha fatto e sta facendo un lavoro straordinario perché dalla scomparsa del presidente Berlusconi i soliti gufi ci avevano già condannati alla sparizione. Stiamo invece imparando a lavorare con uno spirito di squadra che non avevo mai visto prima. Ecco, usando una metafora calcistica, io spero di essere un buon centrocampista (sorride, ndr)".

Simone Cioni